Molti pensano che il sistema migliore per entrare in Cina siano la Free Trade Zones (Zone di Libero Commercio) e questo metodo d’ingresso si è diffuso in Cina per diversi anni. Sebbene ci siano certamente molte ragioni di cui tener conto per l’istituzione di una Free Trade Zone, è sempre importante analizzarne i vantaggi che interesserebbero la tua impresa. In questo articolo discutiamo alcuni dei temi più importanti riguardanti le Free Trade Zones in Cina.
Free Trade Zones in Cina – Indice
Cos’è una Free Trade Zone?
La Free Trade Zone è un’area in cui le imprese seguono delle normative definite specificamente per quella zona. Nelle Free Trade Zones le aziende operano e vengono trattate in modo diverso rispetto alle imprese di altre aree. In genere, alle aziende della Free Trade Zone viene concesso un margine in materia doganale e vengono adottati accordi vantaggiosi in termini di importazioni e gestione.
Le normative e le finalità delle Free Trade Zones in Cina si sono evolute con il tempo, per riflettere i bisogni e le esigenze dell’economia. Per capire se l’ingresso in una Free Trade Zone sia la scelta giusta per la tua impresa, è importante capire quale fosse lo scopo iniziale di queste aree e come questo sia cambiato nel tempo.
In passato, le Free Trade Zones venivano utilizzate per incoraggiare gli scambi internazionali in Cina e per facilitare il commercio delle aziende straniere che operano in Cina.
Alcuni esempi, di come tutto ciò è stato realizzato, comprendono l’import e l’export esenti da dazi e la possibilità di stoccaggio in magazzino. La prima Free Trade Zone moderna che ha operato in questo modo, è stata istituita a Shannon, in Irlanda, nel 1959.
Sebbene la struttura originale delle Free Trade Zones continui ad essere utilizzata in Cina, nel tempo sono state aggiunte molte altre peculiarità per riflettere l’attuale contesto economico cinese.
Le Free Trade Zones di tutto il mondo, e in particolare quelle in Cina, sono state utilizzate per testare le potenziali nuove politiche economiche, prima di essere implementate a livello nazionale. Poiché quest’area è, in genere, piccola e strettamente monitorata, è un ottimo banco di prova per quelle politiche che potrebbero influire sulle imposte e sulla valuta estera.
In Cina, la prima Free Trade Zone è stata creata a Shanghai nel settembre 2013. Accanto all’accesso alle politiche vantaggiose in materia di import ed export, queste poche imprese hanno beneficiato anche di un’applicazione aziendale più semplificata e di una valuta estera. Inoltre, sono state riscosse le imposte per alcune industrie.
Dove si trovano le Free Trade Zones in Cina?
Dopo la creazione della prima Free Trade Zone a Shanghai nel 2013, il Governo cinese ha istituito rapidamente nuove zone in aree favorevoli allo sviluppo economico. Ora la Cina annovera 11 Free Trade Zones in tutto il Paese.
Le nuove zone commerciali non mirano necessariamente a sperimentare le riforme. Al contrario, le 3 zone (Fujian, Guangdong e Tianjin), istituite successivamente alla Free Trade Zone di Shanghai, miravano ad offrire uno spazio destinato a delle industrie specifiche e ad incoraggiare il commercio regionale.
In particolare:
- Grazie alla sua posizione nella Cina sud-orientale, la Free Trade Zone della provincia del Fujian è specializzata nel commercio con Taiwan e nella realizzazione di prodotti high-tech;
- Seguendone l’esempio, la Free Trade Zone della provincia del Guangdong si è concentrata nel commercio con Hong Kong, data la sua vicinanza a questa città;
- La Free Trade Zone della città di Tianjin permette gli scambi commerciali nella Cina settentrionale e nei mercati finanziari esteri.
Soltanto nel 2017, il Governo cinese ha istituito 7 nuove Free Trade Zones. Dall’istituzione delle 4 zone originali, il Governo cinese ha mirato allo sviluppo di nuove politiche. Una di queste è l’iniziativa “One Belt, One Road”, che mira a rafforzare il commercio tra i Paesi dell’Asia centrale e quelli eurasiatici, nonché a promuovere il commercio lungo una nuova Via della Seta.
Le nuove Free Trade Zones sono generalmente situate nella parte meridionale della Cina, in posizioni strategiche per il commercio. Queste zone nuove sono nelle province del Liaoning, Sichuan, Zhejiang, Henan, Shaanxi, Hubei e nella città di Chongqing. Ci si aspetta che altre zone vengano istituite in altre località, compresa l’isola di Hainan.
Considerazioni per le imprese
Come accennato in precedenza, le modifiche alla struttura delle nuove Free Trade Zones si sono uniformate alle priorità locali. L’idea originaria delle Free Trade Zones era di abbattere le barriere del commercio internazionale, ma, nella Cina moderna, questo potrebbe non essere il suo unico intento. Altri scopi delle Free Trade Zones sono: un terreno di prova, un focus su settori specifici, oppure un canale per il commercio con le aree limitrofe.
Poiché ciascun’area ha il suo focus specifico, ne consegue che ogni zona può offrire vantaggi specifici alle imprese che pensano di fare lì il proprio ingresso. Ne consegue anche che i vantaggi precedentemente riscontrati in una zona possano cambiare in base alle modifiche delle priorità.
Anche se le imprese potrebbero essere ancora interessate ai benefici originali offerti dalle Free Trade Zones, è anche probabile che le aziende trovino ulteriori benefici e vantaggi valutando le offerte di ogni singola Free Trade Zone.
Perché le aziende straniere dovrebbero stabilirsi in una Free Trade Zone?
Elenchiamo di seguito i numerosi vantaggi riscontrati nelle Free Trade Zones cinesi. Come già detto in precedenza, questi benefici possono variare nel tempo.
Stoccaggio in magazzino ed importazione esente dai dazi doganali
Gli incentivi originali delle Free Trade Zone continuano ad essere un aspetto fondamentale per molte aziende. I prodotti possono essere importati senza pagare imposte aggiuntive, oppure sono esenti dai dazi doganali e, di conseguenza, vengono stoccati nei magazzini locali. Mentre attraversano la catena della distribuzione, le merci ripartite fuori della Free Trade Zone continuano ad essere esenti dai dazi doganali.
Procedure doganali semplificate
Un beneficio essenziale delle Free Trade Zones è quello delle procedure doganali semplificate. Se necessario, le aziende possono aspettarsi procedure di dichiarazione informatizzata ed ispezioni doganali più veloci. Ciò può significare un notevole risparmio di tempo e denaro.
Valuta estera moderata
Contrariamente alle imprese che operano fuori delle Free Trade Zones, le aziende presenti in queste zone possono creare conti di libero scambio. Tali conti possono accettare sia i Renminbi (CNY) che le valute estere e possono persino convertire i saldi senza restrizioni. In altre aree del Paese la conversione tra i bilanci dovrebbe essere approvata e supervisionata da SAFE (amministrazione statale per la valuta estera). Tuttavia, questa politica potrebbe essere applicata molto presto ad altre aree, dopo essere stata implementata nelle Free Trade Zones.
Possibilità di costituzione di una società semplificata
Le procedure di costituzione di una società vengono costantemente semplificate, per incoraggiare le nuove aziende ad entrare nelle Free Trade Zones dove, tra l’altro, il Governo attua spesso nuove politiche, che spera di implementare in tutto il Paese e che fungono da esperimento controllato. La registrazione di una WFOE nelle Free Trade Zones è uno di questi processi, che ha rilevato dei miglioramenti significativi rispetto alle aree dove non ci sono Free Trade Zones. Sebbene la procedura di istituzione sia, attualmente, simile in tutta la Cina, è possibile beneficiare di eventuali nuove politiche prima nelle Free Trade Zones.
Distretti industriali specifici
Essere situati in una delle Free Trade Zones di uno specifico distretto industriale sarebbe vantaggioso per le aziende del settore. Queste imprese possono godere di alcuni vantaggi destinati solo alle aziende del settore. Alcune Free Trade Zone, ad esempio, offriranno inizialmente delle concessioni per attrarre investimenti provenienti da determinati settori.
Come già detto in precedenza, ciascuna Free Trade Zone è dedicata ad un settore diverso, con Shanghai incentrata sui servizi finanziari, Tianjin sul finanziamento e leasing, la provincia del Guangdong sui servizi manifatturieri e finanziari, quella di Henan sull’e-commerce e le automobili, mentre le province del Fujian e del Sichuan sono entrambe specializzate nella realizzazione di prodotti high-tech.
Inoltre, l’immagine del marchio di un’azienda può subire certamente l’influenza determinata dalla sua ubicazione in una specifica Free Trade Zone. Le imprese che riescono ad entrare in una Free Trade Zone specifica del loro settore, possono usufruire di determinate concessioni e possono rafforzare la propria posizione in tale settore.
Ad esempio, una WFOE finanziaria nella località di Lujiazui, a Shanghai, sarebbe considerata diversamente da quella che opera a Chengdu.
Normative fiscali attuate nelle Free Trade Zones
Sebbene alcune Free Trade Zones possano offrire degli sconti fiscali a determinati settori, è raro che tali settori siano a lungo termine e non ci si dovrebbe fare molto affidamento all’atto della costituzione di un piano aziendale a lungo termine. In genere, per quelle aziende che operano all’interno o all’esterno di una Free Trade Zone i livelli di tassazione sono simili.
Segue un elenco delle concessioni fiscali attuate di recente ed ancora in corso:
- Free Trade Zones nella provincia del Guangdong e del Fujian: Riduzione dell’imposta sul reddito societario per i settori incentivati presenti in alcune sottoregioni.
- Free Trade Zone del Guangdong: Coloro che risiedono a Macao o ad Hong Kong possono inoltrare richiesta di riduzione dell’imposte sul reddito individuale fino al livello del proprio tasso di aliquota fiscale del proprio Paese.
- Le merci vendute all’interno delle Free Trade Zones possono usufruire dell’esenzione dall’IVA.
Considerazioni precedenti l’istituzione di una WFOE in una Free Trade Zone
Le Free Trade Zones possono offrire numerosi vantaggi alle imprese che pianificano di stabilirsi in Cina. Per le aziende è importante considerare i vantaggi offerti da ciascuna Free Trade Zone e monitorare questi benefici nel tempo, per attuare eventuali modifiche. Le imprese dovrebbero pensare di continuare la propria ricerca, aprendo un dialogo con le autorità locali e mettendosi in contatto con un fornitore di servizi, che possa supportarle in qualsiasi Free Trade Zone.
Coloro che trarrebbero vantaggio dalle procedure doganali e di importazione semplificate dovrebbero esaminare la possibilità di registrarsi in una Free Trade Zone. Trovarsi in una Free Trade Zone dedicata ad uno specifico settore può anche offrire dei vantaggi rispetto alla concorrenza. Le aziende nei settori della logistica e della produzione, ad esempio, sono spesso attratte dalle Free Trade Zones cinesi.
Le imprese che, principalmente, cercano costi più bassi, procedure amministrative semplificate, o incentivi fiscali, dovrebbero procedere con cautela. Sebbene sia vero che nelle Free Trade Zones si implementano spesso delle iniziative favorevoli, spesso tali iniziative possono essere estese nel tempo all’intero Paese, o possono subire delle modifiche. Altre considerazioni da fare comprendono il costo dell’operazione, i fornitori nell’area o la vicinanza ai clienti.
Informazioni sull’autore: FDI China
FDI China è un’agenzia di proprietà non statale con sede a Shanghai, che aiuta le imprese straniere ad entrare e a stabilirsi nel mercato cinese. FDI Cina assiste le imprese straniere dalle fasi iniziali tramite le soluzioni per l’occupazione, l’ufficio di rappresentanza e la registrazione di una WFOE in Cina, fino ad arrivare alle fasi più avanzate, offrendo supporto per gli uffici paga e contabilità.
Photo Credits: The skyline of Shenzhen by Navjot Singh
Lascia un commento