Questa è la recensione di ChinesePod, il mio podcast preferito per l’apprendimento del cinese.
Ho deciso di ripubblicare questa recensione – che ho scritto nel 2012 – perché durante gli ultimi tre anni l’offerta di ChinesePod è cambiata e il vecchio articolo aveva bisogno di un aggiornamento.
In questa recensione in cosa un podcast sia diverso da un corso di cinese tradizionale, introduco le caratteristiche principale di ChinesePod e i differenti tipi di abbonamento a cui si può sottoscrivere (ChinesePod è un prodotto a pagamento). Descrivo anche gli errori più comuni che si rischia di commettere quando si inizia a utilizzare un podcast per imparare una lingua straniera.
Per chi non sa cosa sia un podcast (maledetta tecnologia!), la risposta corta è che si tratta di una serie di files audio (o video) che si possono scaricare da Internet a cadenza regolare (per una spiegazione dettagliata vedi la pagina Wikipedia dedidata al podcasting).
Può un podcast come ChinesePod migliorare il tuo processo d’apprendimento?
Nel 2012 ho ideato una routine giornaliera per imparare il cinese il più velocemente possibile.
Il mio “piano” era basato sulla revisione tramite flashcard, l’utilizzo di un corso di cinese tradizionale e l’ascolto di musica e film in cinese in maniera regolare. Ho anche dato molta importanza alla necessità di evitare burnouts, termine inglese che tradurrei come “esaurimento delle energie e delle motivazioni.” Per questo motivo ho deciso di limitare il mio studio a meno di un’ora al giorno.
Nonostante fosse tutt’altro che perfetto, avere un piano preciso mi ha aiutato a restare motivato e studiare ogni giorno.
Siccome andavo e tornavo dall’ufficio a piedi, a un certo punto ho deciso di sfruttare questo lasso di tempo in maniera più produttiva.
Stavo già ascoltando musica cinese durante il mio tragitto verso l’ufficio. Purtroppo mi piacciono gruppi come gli Er Shou Meigui che sfoggiano un indescrivibile accento di Pechino che capisco a stento.
Quindi non stavo imparando nessun nuovo vocabolo (anche se con i film andava un po’ meglio, avevo comunque difficoltà a capire). E, a mio parere, anche la mià comprensione orale non stava migliorando con la velocità che avrei voluto.
“Ma tu abitavi in Cina,” dirai.
Sì, ma quando passi tutto il giorno di fronte a un computer la tua esposizione alla lingua è abbastanza limitata. Non sono più uno studente e quando esco con i miei amici spesso preferisco parlare inglese (o qualsiasi altra lingua sia in grado di parlare in maniera confortevole), bere una coppa di vino e rilassarmi.
A poco a poco è diventato chiaro che stavo imparando quasi tutti i nuovi vocaboli tramite le flashcard. E, anche se le flashcard e gli algoritmi SRS rappresentano un’aiuto pazzesco per chi vuole imparare una lingua straniera, uno sbilanciamento del genere a favore delle flashcard non è propriamente “salutare.”
Il problema è che quanto ti appoggi solo alle tue flashcard per memorizzare parole nuove il tuo cervello inizia a perdere colpi perché gli manca il contesto necessario per fissare le parole nella memoria. Se sei interessato a questo argomento, ho scritto un intero articolo dedicato al vantaggio di memorizzare i caratteri cinesi in un contesto.
Così ho deciso di dedicare il tempo di andata e ritorno dall’ufficio (un’ora circa) ad ascoltare podcast in cinese.
E ho scoperto che i podcast sono lo strumento ideale per aumentare il tuo vocabolario e migliorare la tua comprensione orale.
Perché ho scelto ChinesePod piuttosto che un altro?
Sopratutto perché il curatore dei livelli Intermediate e Upper Intermediate era John Pasden, il ragazzo che ha fondato il mio blog preferito dedicato alla lingua cinese, Sinosplice.
Quanto costa ChinesePod?
Il pacchetto Basic costa 14 USD (Dollari Americani) al mese, il pacchetto Premium costa 29 USD al mese e il pacchetto Premium+ costa 99 USD al mese (con 4 lezioni private incluse), 149 USD al mese (con 8 lezioni private incluse) o 299 USD al mese (con 20 lezioni private incluse).
Clicca qui per conoscere le differenze tra i vari pacchetti.
Per risparmiare, puoi anche decidere di pagare direttamente per un abbonamento annuale.
Siccome ChinesePod ti permette di scaricare i vecchi podcast, potresti anche sottoscrivere un abbonamento mensile e scaricare tutti i podcast di cui hai bisogno.
Una volta completati i podcast potresti sempre riabbonarti per un altro mese e scaricare i nuovi dialoghi. Ovviamente non avresti acceso alle funzioni avanzate (grammatica, commenti, app, eccetera).
Quello che mi piace di ChinesePod
- Puoi scaricare ogni lezione in formatto mp3. Questo vuol dire che le puoi ascoltare sul tuo lettore mp3 ovunque tu vada. Ma questa è probabilmente una caratteristica comune alla maggior parte dei podcast.
- Se acquisti un pacchetto Premium, avrai accesso anche alle app per iOS e Android.
- ChinesePod offre più di 2700 lezioni. Anche saltando i primi due livelli, troppo facili per me, mi restano ancora circa 1700 lezioni tra cui scegliere (per evitare di annoiarmi ascolto solo lezioni che trattano argomenti che m’interessano).
- La maggior parte dei corsi di cinese si focalizzano sugli stessi argomenti (ordinare al ristorante, chiedere informazioni stradali e così via). Anche se questo è probabilmente il modo migliore di iniziare, dopo un po’ il tedio mi assale e non riesco più a concentrarmi. Nonostante anche ChinesePod si occupi di temi vicini alla vita quotidiana (non può mica discutere di fisica nucleare), i dialoghi sono molto specifici.
Così ti può capitare di ascoltare una discussione tra un tassista e una signora che non vuole salire su un taxi senza cintura di sicurezza, imparare come ottenere lo sconto migliore dal parrucchiere o assistere alla tragicommedia di un uomo d’affari che non riesce a prendere il suo volo perché la segretaria al momento di prenotare il biglietto ha sbagliato il suo nome.
In questo modo si imparano una miriade di dettagli sulla quotidianità cinese anziché annoiarsi e iniziare a pensare al sorriso di quella ragazza conosciuta da Starbucks.
- Anche se John ha un controllo eccezionale del cinese, alla fine di ogni dialogo recita il ruolo del laowai perso tra le nuvole. Il risultato è un dialogo “socratico” dove John fa una tonnellata di domande sulla grammatica, i toni e la cultura cinese, e la sua partner (Jenny o Dilu nei livelli che ascoltavo) esaudisce la sua curiosità illimitata.
Si tratta di una maniera divertente di imparare e tra l’altro posso identificarmi con John, cioè il laowai perso tra le nuvole, conservando la mia attenzione anche mentre faccio lo slalom tra il traffico di Shanghai.
- Con ChinesePod lo sforzo per imparare la grammatica è limitato perché molti dialoghi sono dedicati a una struttura grammaticale specifica (per esempio il famoso 是…的) che viene ripetuta diverse volte e poi discussa nella sessione di domande e risposte.
- La mia parte preferita della discussione è quella che introduce vocaboli nuovi perché in questo modo sono in grado di relazionarli a un contesto preciso e ricordarli meglio che se li vedessi solo sulle mie flashcard.
- Ogni dialogo è accompagnato dalla trascrizione (caratteri cinesi e pinyin) e traduzione in PDF e HTML. Io scarico le trascrizioni in HTML così posso copiare e incollare le frasi che m’interessa ricordare direttamente sul mio mazzo di flashcard.
Ho già discusso le ragioni per cui si dovrebbero utilizzare le flashcard e in particolare flashcard che contengono frasi (invece che singole parole e caratteri) in quest’articolo: Come ottenere il massimo dal tuo corso di cinese.
Le altre caratteristiche di ChinesePod
- Le lezioni di ChinesePod sono organizzate in sei livelli di difficoltà: Newbie, Elementary, Intermediate, Upper Intermediate, Advanced e Media. Una volta che ti abboni al servizio puoi accedere a tutti i podcast e capire quale sia il livello che fa per te.
Mentre i dialoghi dei primi due livelle sono abbastanza semplici e la discussione che segue il dialogo è in inglese, nel livello Intermediate la ragazza che discute con John (Jenny o Dilu) parla in cinese mentre lui discute in inglese. A partire dal livello Upper Intermediate anche John parla in cinese (anche se ogni tanto torna all’inglese per sottolineare i passaggi più complessi).
Le lezioni dei livelli Advanced e Media sono interamente in cinese. Tra l’altro il livello media introduce spezzoni di conversazione tratti dalla vita reale (radio, tv etc).
- Sul sito di ChinesePod alla fine di ogni dialogo si può lasciare un commento, dare o ricevere feedback di qualsiasi genere. Inoltre, da quest’anno ChinesePod mette a disposizione anche un forum dove poter fare domande o discutere con gli altri studenti.
- Ultimamente, per molti podcast, a parte il file mp3 è anche possibile guardare il video. Personalmente non sono troppo interessato (preferisco ascoltare i podcast sul mio iPod). Però magari tu preferisci i video, quindi mi sembra una caratteristica degna di nota.
- Acquistando il pacchetto Premium, oltre alle app per iOS e Android, avrai anche accesso alle revisioni delle lezioni e la lista di vocaboli personalizzata.
- Con il pacchetto Premium+ avrai inoltre accesso alle lezioni personalizzate con un insegnante cinese madrelingua (clica sul link in alto per i dettagli).
Errori comuni tra chi inizia con ChinesePod
- Evitare di sprecare quello per cui abbiamo pagato fa parte della natura umana. Questa è una delle ragioni per cui continuiamo a mangiare sino a che il piatto è vuoto anche quando non abbiamo più fame (l’altra ragione è perché siamo golosi).
Siccome abbiamo pagato per tutti i podcast, il nostro impulso primitivo ci spinge a pensare che dovremo iniziare il corso dal livello iniziale per poi consumare tutti i dialoghi.
Secondo me questo è l’errore più comune tra chi si cimenta con un podcast. Se il livello iniziale (Newbie) è troppo facile per te dovresti iniziare dal secondo (Elementary) o persino dal terzo (Intermediate).
Iniziare da un livello che ci risulta difficile e che quindi richiede la nostra più completa attenzione è una delle maniere più efficaci per evitare la noia, spingerci al di fuori della nostra bolla di sicurezza e imparare più velocemente. Con ChinesePod io sono rimasto troppo tempo al livello Intermediate.
- Un altro errore abbastanza comune è quello di ascoltare tutti i dialoghi del livello di difficoltà più adatto a noi, senza valutare se l’argomento di cui si parla in un dato podcast ci interessa o no.
Come sostengo in quasi ogni articolo dedicato al mandarino, quando si tratta di imparare una lingua complessa come il cinese il tuo nemico principale è la noia.
Quando ti annoi perdi motivazione, inizi a razionalizzare che il cinese non lo imparerai mai, che un giorno lascerai la Cina e ti dimenticherai tutto in ogni caso e via dicendo. La lista di perverse razionalizzazioni di cui è capace la mente umana è infinita.
Si tratta di scuse che il tuo cervello (e il mio, io possiedo una cintura nera in razionalizzazioni) sfrutta per farti ritornare all’interno della tua bolla di sicurezza con la coda tra le gambe.
Steven Pressfield ne “La Guerra dell’arte” (The War of Art), un libro che consiglio a chiunque abbia un lavoro creativo o aspiri a migliorare se stesso (ad esempio imparando una lingua straniera), chiama questo fenomeno “Resistenza.”
- Ascoltare i dialoghi e basta. Se dopo l’ascolto non dedichi un po’ di tempo alla revisione dei nuovi vocaboli perdi un’opportunità per arricchire il tuo vocabolario. Personalmente raccomando di utilizzare le flashcard e di scaricare il software gratuito Anki, che possiede un algoritmo in grado di farti risparmiare un bel po’ di tempo durante le tue sessioni di flashcard.
Disclaimer
Se pensi che le mie astruse teorie motivazionali siano solo una carrellata di seghe mentali hai probabilmente ragione. Se sei in grado di uscire in strada e parlare mandarino con chiunque sino raggiungere il livello di conoscenza della lingua che desideri, hey, beato te!
Lo dico perché è così che ho imparato il francese, l’inglese e lo spagnolo, guadagnandomi una – peraltro immeritata – fama di persona “portata per le lingue straniere.” La verità è che ci sono riuscito solo perché avevo le giuste motivazioni. Abitavo in Francia dove la gente si butterebbe giù da un dirupo piuttosto che parlare in una lingua straniera, avevo disperatamente bisogno dell’inglese per il mio lavoro e, con lo spagnolo, è semplicemente stato amore a prima vista.
Ma con il cinese non c’è stata ragione. Nonostante abiti in Cina dal 2010 posso quasi sempre cavarmela con l’inglese o chiedendo a un amico di aiutarmi ogni qualvolta debba svolgere qualcosa di complesso come affittare un appartamento o andare all’ospedale.
Quindi per me si trattava di scegliere tra trovare le giuste motivazioni per evitare il tedio o lasciar perdere il cinese. E sospetto di non essere il solo con questo problema.
Hemu, monti Altai, Xinjiang.
Imparare il cinese: la via dell’indolenza (Ottavo mese – Novembre 2012)
Essendo stato in viaggio durante tutto il mese di settembre (Hong Kong, Shanghai e Xinjiang) le mie sessioni di cinema cinese sono andate a rotoli. Tra l’altro in Xinjiang ho perso il mio amato iPod Shuffle e ho smesso di ascoltare i podcast. Ho riiniziato solo a fine ottobre, quando mi sono comprato un altro iPod.
Questo significa anche che non ho preparato quasi nessuna nuova flashcard (stavo prendendo ispirazione dalle trascrizioni di ChinesePod per quasi tutte le flashcard).
La buona notizia è che ho continuato ad aggiungere dieci flashcard al giorno dal mazzo che avevo scaricato e a completare le mie revisioni giornaliere con Anki.
Tra l’altro quando sono in viaggio sono obbligato a parlare molto di più in cinese, specialmente quando mi spingo in posti un po’ sperduti come i monti Altai (al confine tra lo Xinjiang e la Russia) dove quasi nessuno parla inglese.
Al momento sono a Shanghai e, anche se parlo molto meno cinese che in Xinjiang, ho mantenuto l’abitudine di conversare in cinese al mercato, al ristorante o dal parrucchiere invece di esprimermi a gesti come mi capitava ancora spesso (più per poltronite che per manifesta incapacità).
Quindi penso che, anche se non ho seguito la mia routine, ho fatto dei bei progressi con il cinese. E progredire con il cinese è l’unico motivo per cui ho messo su una routine e iniziato a documentare i miei progressi qui nel blog ; )
[Bruce Lee’s Photo Credits (Creative Commons License): www.flickr.com/photos/squeezyboy/]
ciao! scusa tanto, quindi le flash card non sono incluse in Cinesepod? devo comprare un abbonamento separatamente?
Sbaglio o non si trova piu’ su l’app su apple store?
Dovrebbe esserci, se hai problemi contatta Chinesepod : )
Ciao Furio! Ho letto sia l’articolo su ChinesePod sia quello su ChineseClass101. Secondo te quali sono le differenze e quale dei due consiglieresti se dovessi scegliere? Grazie, Andra :)
Ciao Andra, personalmente preferisco ChinesePod, anche se non ho troppa esperienza con ChineseClass 101 (se noti, la recensione di ChineseClass non l’ho scritta io).