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Bike sharing in Cina: La guida completa

29/12/2017 - Scritto da Rita Andreetti 5 commenti

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Una Mobike Light ben parcheggiata

Hanno invaso la Cina, e ora stanno invadendo il mondo, nazione dopo nazione. In Italia sono già arrivate. Sono gialle o arancioni, verdi o blu, hanno i pedali e due ruote: il bike sharing, è la risposta verde che arriva direttamente dalla Cina alla locomozione in città. In particolare, in Italia sono arrivate per prime Ofo e Mobike, ma non sono le sole made in China.

Infatti, dal momento che in Cina si fanno le cose in grande, si è passati dallo sfruttare le miniere di carbone, ad un selvaggio sbiciclettamento con concorrenza talvolta slealissima, all’ultimo sellino.

L’idea, sebbene si sia realizzata con numeri esponenziali che hanno affollato grossolanamente i marciapiedi delle città interessate, è andata a colmare una mancanza dei trasporti pubblici in maniera ecologica: che si fa, infatti, in quei casi in cui la tua destinazione è eccessivamente distante per camminare, ma non sufficientemente distante per chiamare un taxi e doverlo pure aspettare?

È in quell’ultimo miglio da colmare, dalla porta di casa alla metro, dall’ufficio alla fermata del bus, che sono arrivate Mobike, Ofo, Hellobike, Bluegogo, Yongxiang, Xiaoming, Yubike e tante, tante altre.

La situazione, c’è da dire, è un po’ complessa e in rapida evoluzione: infatti lo strapotere di Ofo e Mobike, di proprietà rispettivamente di Alibaba e Tencent, ha fatto sì che compagnie private minori vadano lentamente sparendo dalla circolazione. Perciò ci limiteremo a descrivere nel dettaglio le due compagnie leader.

Eccoti quindi la guida completa per come stare al passo con le biciclette condivise in Italia, ma soprattutto, nel tuo prossimo viaggio in Cina.

Mobike primo modello con forcella monobraccio

Regole generali

Per utilizzare le biciclette condivise devi disporre di un:

  • cellulare con connessione internet;
  • carta di credito o strumento di pagamento online (Wechat Pay o Alipay);
  • documento di riconoscimento (per l’attivazione del servizio).

Prima di tutto, scarica la App della compagnia di biciclette che sei interessato ad utilizzare. Quelle che attualmente offrono App in lingua non cinese sono (ma guarda un po’) Mobike e Ofo. Al primo accesso ti verrà chiesto di registrarti (email e numero di cellulare) e poi versare il deposito (obbligatorio) e convalidare il tuo documento di identità.

Per convalidare il documento è necessario scattarsi un selfie con il documento in mano oppure fotografare la pagina dei dati del passaporto, seguendo le istruzioni. Talvolta la conferma richiede un paio di giorni: perciò, se stai pensando di usare le biciclette a noleggio nel tuo prossimo viaggio in Cina, non partire all’ultimo minuto nell’attivazione della App.

L’ammontare del deposito varia a seconda della compagnia, di solito tra i 100 Yuan e i 300 Yuan. Il deposito non è il tuo conto, il tuo borsellino, dal quale viene prelevato l’ammontare di ogni singolo utilizzo; quello va ricaricato separatamente, anche con 20 Yuan, per poter poi effettivamente usare le biciclette. Il deposito è rimborsabile in qualunque momento.

Una volta attivata la App, devi cercare una bicicletta disponibile e lo puoi fare sia consultando la mappa inclusa nella App, sia semplicemente guardandoti attorno; visto che sono o-v-u-n-q-u-e. La bicicletta si sblocca con una scansione del QR sulla bicicletta oppure manualmente inserendo il codice di sblocco. Anche quando la lasci una volta finito l’utilizzo, devi ricordarti di chiuderla; automaticamente la App registrerà la fine dell’utilizzo e scalerà l’ammontare dovuto.

Se ti accorgi, in un secondo momento, di esserti dimenticato la tua Mobike o la tua Ofo aperta, puoi bloccarla a distanza, tramite la App, ma solo se il modello che hai usato non è uno di quelli manuali.

Se vuoi essere sicuro che nessuno ti “rubi” la bici che hai puntato, è disponibile l’opzione prenotazione anticipata (clicca sulla bici che ti interessa nella mappa)! Ma per un tempo limitato, quindi non ti puoi affezionare ad un mezzo.

Un esempio di biciclette abbandonate con noncuranza ai lati della strada

Buone maniere

Ogni comportamento contrario alle regole del buon senso, dal parcheggio selvaggio, al danneggiamento, alla dimenticanza del lucchetto e simili, viene punito con una multa. Tanto quanto l’utilizzo frequente viene premiato con “viaggi premio”; ad esempio, l’uso di almeno tre bici al giorno ti permette di pedalare gratis dalla terza in poi.

Inoltre, esistono svariate offerte per far sì che le bici vengano tutte equamente utilizzate oppure riprese da posti imboscati in cui sono lasciate a marcire. Se hai tempo e pazienza potresti, consultando la mappa, trovare e usare solo queste biciclette dimenticate, che sono numerosissime, e viaggiare gratis per sempre.

E ancora, un utilizzatore attento che si attiva nel segnalare guasti e comportamenti inadeguati, viene premiato con coupon di viaggio. Insomma, il sistema è pensato per l’uso responsabile.

Questo perché, appena il bike sharing è comparso in Cina e si è diffuso di città in città, le manifestazioni di noncuranza avevano raggiunto livelli incredibili. Poiché le biciclette sono “di nessuno”, al tempo la responsabilità era “di nessuno” perché il sistema non contemplava un sistema di auto-sorveglianza delle infrazioni.

Perciò chi ne faceva un uso non curante, si permetteva di parcheggiare senza rispetto né della strada e delle regole di viabilità, né degli abitanti o dei successivi ciclisti. Pile di biciclette bloccavano le uscite della metro, o addirittura gli ingressi delle abitazioni!

Inoltre, con un paio di maligni stratagemmi si poteva sfavorire la concorrenza: grattando via il codice QR della Mobike la bicicletta diventava automaticamente inservibile; altrettanto quanto chiudendo la Ofo con un lucchetto personale; oppure fisicamente danneggiando il mezzo.

Ecco perché si dice che le aziende in principio si siano fatte una vera e propria guerra all’ultima scorrettezza per conquistare il mercato, ben consapevoli che una parte dei mezzi sarebbe stata fuori uso in breve tempo. Quindi, mezzi economici e lassismo sulla condotta degli utenti. Dal loro canto, i ciclisti noleggiatori di solito si trovavano ad avere una decina di App di bike sharing pronte all’uso onde evitare di rimanere incastrati.

Il sistema di sblocco di Ofo

Quando la legge è intervenuta ufficialmente, le cose sono migliorate molto ed è lì che le piccole aziende hanno iniziato a soccombere alle due grandi marche: Ofo e Mobike infatti hanno migliorato notevolmente la qualità e il numero dei mezzi presenti sulle strade, rendendo superfluo per i cittadini l’uso di altri modelli.

Ora, non è che le uscite della metro siano del tutto sgombere o che le biciclette accatastate non si trovino più negli angoli bui delle vie. Però, quanto meno, ci sono sistemi di controllo degli utenti (di premio e demerito); un piccolo esercito di collaboratori pattuglia le strade e ripristina ammassi di ferraglia abbandonata, biciclette rotte e segnalate o carenza di mezzi; le forze dell’ordine si adoperano attivamente per mantenere sotto controllo la situazione.

Una Ofo (parcheggiata in pieno marciapiede)

Ofo

Le celeberrime biciclette gialle. Diverse hanno il cestino davanti e la sella regolabile. L’attivazione di Ofo App necessita di un deposito di 200 Yuan e della conferma del documento di identità. Il deposito è recuperabile. L’utilizzo costa di norma 1 Yuan all’ora.

Se hai Android scarica la App qui, se invece hai iPhone la trovi qui.

Le ultime biciclette messe in circolazione che hanno rimpiazzato i primi modelli (così pesanti che erano impossibili da sollevare), sono talmente comode che sembrano più delle biciclette da montagna che delle city bike spartane. Sono indubbiamente un mezzo da ben più dell'”ultimo miglio” di strada.

Le Ofo si sbloccano alternativamente con il QR oppure con il codice di sblocco del lucchetto assegnato a quella bici. Nelle ultime versioni, la App agisce tramite bluetooth e sblocca in automatico la bicicletta, risparmiandoti lo sforzo di aprire la serratura a combinazione.

Il QR di sblocco di Mobike

Mobike

La App di Mobike ha talvolta dato qualche problema sull’approvazione del documento; richiede infatti una procedura più lunga che capita possa fare cilecca. Il deposito è di 300 Yuan e il costo orario di 1 Yuan ogni mezzora.

Per scaricare la App per Android clicca questo link mentre per iPhone usa quest’altro link.

Le prime Mobike messe in circolazione sono biciclette con un certo fascino: hanno le forcelle monobraccio come le più costose Mountain Bike da competizione. Peccato che pesino come un menhir. La sella di queste Mobike per intenditori è fissa in posizione “altezza media” e non regolabile. Perciò chiunque superi il metroesettanta, come minimo incorre in pesanti accumuli di acido lattico nei quadricipiti.

Le Mobike sono riconoscibili per il colore arancio-argento. Sono indubbiamente le più diffuse e le più vandalizzate, anche perché basta una grattatina al QR…

Un modello di bicicletta elettrica condivisa, per i più pigri

Che tu sia un fan di Ofo o di Mobike, il servizio è concorrenziale anche con i super economici mezzi di trasporto cinesi! Neppure le corse in autobus sono altrettanto a buon mercato. Se poi si aggiungono tutte le offerte in circolo, c’è caso che si possa andare in bici gratuitamente.

Per girare le trafficate città della Cina, che sono per la maggior parte pianeggianti, a volte il bike sharing è la soluzione più rapida e meno stressante. Chiaramente nei giorni di pioggia lo è un po’ meno…

Che ne pensi? Le hai già provate?

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Archiviato in: Sopravvivere in Asia Etichettato con: Viaggiare in Cina

Chi è Rita Andreetti

Rita Andreetti vive a Nanjing e si diverte un mondo. Ha un'anima appassionata di cinema e non le dispiacerebbe parlare mandarino. Nella vita scrive tanto (anche per Vanity Fair), viaggia il più possibile, nuota a lungo e cucina quando può.

Commenti

  1. Sarah dice

    07/08/2018 a 10:20

    Ciao a tutti,
    anch’io ho la stessa domanda: è possibile utilizzare Mobike o Ofo in Cina, utilizzando una carta di credito italiana? Partiremo tra qualche giorno e vorrei capire già ora come fare.
    Grazie!

    Rispondi
    • Furio dice

      07/08/2018 a 11:01

      Ciao Sarah,

      vi consiglio semplicemente di scaricare l’app e vedere se funziona, con la vostra carta

      Rispondi
  2. Marco dice

    12/04/2018 a 21:00

    Ciao a tutti e grazie mille per questo articolo ma c’è una cosa che non mi è chiara.
    è possibile registrarsi e usare l’app in Cina con una carta di credito italiana?
    Io ho scaricato l’app di mobike, ho caricato la mia carta di credito italiana e ho pagato 1€ come richiesto per attivare l’account. Come devo fare per utilizzare l’app in Cina? Partirò tra due giorni! Ho provato a cercare bici a Pechino e mi diceva che il prezzo era di 0,50€ per mezzora, come in Italia ma mi risulta che le tariffe cinesi siano decisamente più basse.
    Potete aiutarmi?
    Grazie;
    Marco da Roma

    Rispondi
    • Furio dice

      13/04/2018 a 08:42

      Ciao Marco,

      non ho idea di come funzioni l’app in italia… è possibile che ti dia tariffe diverse. Ad esempio, la app di Grab in Inghilterra non funziona, ma appena entri in Vietnam si attiva!

      Rispondi
      • Marco dice

        13/04/2018 a 17:07

        No, io volevo sapere come posso fare a usare l’app di Mobike o Ofo che sia, in Cina ma con una carta italiana. Si può fare?

        Rispondi

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