Quest’articolo rappresenta una guida pratica per un viaggio nella provincia dello Hebei. Ecco i temi che andremo a trattare nella guida:
- Alcune informazioni di base sulla provincia dello Hebei;
- Come raggiungerlo, dove soggiornare e come muoversi nella provincia;
- Le destinazioni turistiche principali.
Hebei, la terra a nord del fiume
È proprio questo che il nome della provincia sta a significare: Hebei (河北), a nord del fiume, più specificatamente il Fiume Giallo, in contrapposizione alla confinante provincia dello Henan (河南), che invece occupa per lo più un territorio situato a sud rispetto al corso d’acqua.
Con i suoi settanta e oltre milioni di abitanti, lo Hebei si può identificare in linea di massima con l’area che circonda le due enormi municipalità di Pechino e Tianjin. Il clima è temperato, ma molto freddo in inverno, caldo e piovoso in estate, ed estremamente ventoso in primavera.
Ci sentiamo di suggerire l’inizio dell’autunno come periodo migliore per visitare la regione, quando la temperatura è mite e le giornate sono fresche e nitide.
Perché e come visitare lo Hebei
Come già detto, la provincia dello Hebei può essere considerata come la striscia di terra che ingloba due grandi metropoli: Pechino e Tianjin. Va da sé che chiunque abbia pianificato di visitare queste due città possa ugualmente recarsi in tutta comodità in una delle località della provincia.
Lo Hebei, come tutte le province cinesi, ha il suo bel numero di luoghi d’interesse storico e naturalistico, inclusi alcuni siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Data la sua adiacenza a Pechino e Tianjin, lo Hebei viene anche attraversato dalla fitta rete di linee ferroviarie che si diramano dalle due municipalità, rendendo estremamente facile raggiungere qualsiasi località che si voglia visitare.
Dove andare in Hebei
In questa guida andremo ad illustrare alcune delle più intriganti destinazioni turistiche dello Hebei:
- Qinhuangdao e Shanhaiguan;
- Shijiazhuang;
- Chengde;
- La Grande Muraglia (e perché lo Hebei è il luogo adatto per visitarla).
La regione offre altre attrazioni allo stesso modo affascinanti, ma per amor di praticità abbiamo riportato solamente quelle che, a nostro modo di vedere, sono categoricamente imperdibili.
Bando alle ciance! Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i nostri must-see per la provincia dello Hebei.
Qinhuangdao e Shanhaiguan
Qinhuangdao (秦皇岛) è una città di quasi tre milioni di abitanti, situata sul mare di Bohai, nella zona più orientale della provincia. La città è caratterizzata dal suo immenso porto, secondo in tutta la Cina per quanto riguarda la spedizione del carbone, e dalla valenza storica e turistica che la rendono famosa in tutto il nord del paese.
Arrivo e soggiorno
Per raggiungere Qinhuangdao, le “basi” migliori sono senza ombra di dubbio Pechino e Tianjin: queste due metropoli si trovano entrambe a poche ore di viaggio dalla contea, che è raggiungibile mediante autobus o treno (con i nuovi treni veloci ci vogliono appena due ore). Se vi trovate in un’altra zona della Cina, potreste addirittura trovare dei voli destinati al piccolo aeroporto della città.
Gli alberghi da noi consigliati per un eventuale soggiorno sono:
- Il 7 Days Inn: situato nei pressi dell’Olympic Sports Center (una zona relativamente tranquilla). Un hotel standard e dai prezzi moderati;
- Il Shangri-La Hotel: sempre vicino all’Olympic Sports Center e con bellissime camere vista mare, lo Shangri-La è un hotel più lussuoso e caro rispetto al 7 Days Inn;
- Il Beijing Beidaihe Cadre Recuperate Hotel: un buon hotel, situato però nel sobborgo-resort turistico di Beidaihe, qualche chilometro fuori dalla città vera e propria;
- Il Super 8 Hotel Qinhuang Ruhaichu: questo hotel/motel è senza dubbio ottimo per viaggiatori giovani e senza esigenze particolari. Si trova praticamente in centro e i prezzi sono molto contenuti.
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Come in ogni città cinese, è possibile che nelle strutture più economiche vi facciano storie perché non siete cinesi: Qinhuangdao da questo punto di vista è però più flessibile, in quanto abituata all’esorbitante numero di turisti che si riversa nella cittadina soprattutto d’estate, e verosimilmente troverete un posto in cui dormire senza troppe difficoltà.
Ad ogni modo, se dopo aver letto questa guida non riterrete opportuno passare una notte a Qinhuangdao, confermiamo che è possibile – con una buona levata mattiniera – effettuare una visita esclusiva in giornata da Pechino o da Tianjin, senza dover necessariamente fermarsi in un albergo per la notte.
Attrazioni principali
L’area di Qinhuangdao è famosa soprattutto per le numerose zone in cui è possibile ammirare tratti della Grande Muraglia. Il centro urbano di Qinhuangdao, moderno e anonimo, lascia un po’ a desiderare in quanto a raffinatezza e stile (evitatelo pure senza rimpianti). Le aree più interessanti della contea si trovano tutte leggermente all’esterno della città vera e propria, e sono le seguenti:
Shanhaiguan (山海关)
Shanhaiguan è una “suddivisione amministrativa” di Qinhuangdao, ovvero una località situata leggermente fuori dalla città vera propria. Qui si trova, in primo luogo, il passo della Grande Muraglia che dà il nome alla località (“shan” significa “montagna”, “hai” significa “mare”, e “guan” significa “passo”), e attraverso il quale nel lontano 1644 le truppe dell’esercito manciù penetrarono in Cina, conquistandola e diventandone l’ultima dinastia imperiale della sua storia.
La più famosa delle porte lungo le mura è quella conosciuta come Tianxia Diyi Guan (天下第一关, ovvero “Il primo passo sotto il cielo”), con cui spesso ci riferisce anche all’intero sito, e che ospita vicino alla città vecchia una sorta di parco a tema.
La Grande Muraglia in questo punto funge anche da linea ideale per identificare il confine con la vicina provincia del Liaoning.
La località è facilmente raggiungibile dalla città prendendo i bus cittadini 25 o 33, oppure direttamente da Pechino se non si ha un alloggio a Qinhuangdao, prendendo il treno e scendendo direttamente alla stazione di Shanhaiguan.
Dopo essersi fatti un giro nella città vecchia – aperta al pubblico – è possibile accedere al parco vero e proprio pagando una cifra irrisoria.
Nel ticket office di Shanhaiguan è anche possibile acquistare un biglietto combinato che includa anche l’ingresso al sito di Laolongtou. Non fatelo!!!
Vi verrà a costare infatti 120 Yuan, ovvero più di quanto paghereste comprando i due biglietti separatamente.
Laolongtou (老龙头)
Laolongotu, letteralmente “la Testa del Vecchio Drago, ovvero quello che può essere considerato il punto di partenza della Grande Muraglia, un bastione fortificato che si getta direttamente sul mare.
All’interno del parco che in conclusione conduce alla “testa”, si può anche attraversare il presidio adiacente, una sorta di enorme caserma quadrata e fortificata, in cui è possibile rivivere la vita dei soldati e le varie tappe storiche della località.
Laolongtou si trova all’interno della località suburbana di Shanhaiguan. Consigliamo quindi di visitare le due località in itinerario congiunto, dirigendosi prima a Tianxia Diyi Guan in autobus da Qinhuangdao, e poi da lì dirigersi a Laolongtou con il bus numero 25 (se si vuole evitare Shanhaiguan, è comunque possibile prendere il 25 da Qinhuangdao e scendere direttamente a Laolongtou).
Il biglietto d’ingresso costa dai 20 ai 50 Yuan a seconda della stagione.
Nonostante l’indubbio appeal del luogo, il numero di turisti presenti non è mai eccessivo al punto da essere fastidioso, e la località merita una visita, se non altro per la spettacolarità della vista e per togliersi lo sfizio di ammirare il mare dalla Testa del Vecchio Drago, sapendo di trovarsi alla punta estrema di un’opera antichissima che si snoda nell’entroterra per migliaia e migliaia di chilometri.
Beidaihe (北戴河)
Mentre il suolo antico di Shanhaiguan è ubicato nella periferia nord di Qinhuangdao, nel lembo sud della città troviamo il resort estivo di Beidaihe, un’area marittima conosciuta in tutto il paese e caratterizzata da una forte impronta turistica, che d’estate pullula di turisti russi e di pechinesi che cercano di sfuggire il caos e l’afa della capitale.
Il promontorio di Beidaihe è famoso soprattutto per essere stato uno dei luoghi preferiti da Mao Zedong, nonché fonte d’ispirazione per una delle sue poesie, scritta mentre osservava il sole sospeso sulla linea del mare (non manca nel parco del promontorio una statua del Grande Timoniere relativa a quell’evento, con tanto di poesia incisa nel basamento).
L’area è riconosciuta a livello mondiale come paradiso del bird-watching, ed è usanza comune tra i locali andare sulla spiaggia del resort ad ammirare l’alba.
Per arrivarci, prendete l’autobus cittadino numero 34 dalla stazione dei treni di Qinhuangdao e scendete a Beidaihe.
Shijiazhuang
Non importa quante guide turistiche abbiate letto finora, o quanti film o documentari abbiate visto sulla Cina: Shijiazhuang (石家庄) probabilmente non è un nome vi sarete imbattuti.
La città era poco più di un villaggio fino agli inizi del secolo scorso; oggi conta più di quattro milioni di abitanti nella sola area urbana, e svolge il ruolo di capoluogo regionale dello Hebei. È dominata da un’architettura estremamente moderna, e viene stabilmente inclusa nella top ten delle città più inquinate del paese.
Situata nella zona occidentale della provincia, la sua importanza risiede soprattutto nella sua posizione strategica, da cui è possibile avventurarsi in alcuni dei luoghi d’interesse circostanti, e nelle province confinanti.
Arrivo e soggiorno
Da Pechino o Tianjin, la città è facilmente raggiungibile in treno (il viaggio può durare dalle 2 alle 5 ore, a seconda del tipo di treno che si sceglie); è altresì comodo raggiungere in volo il moderno aeroporto cittadino qualora ci si trovi in un’altra zona della Cina.
Per quanto riguarda gli hotel, è necessario sapere che gli stranieri non sono generalmente ammessi nelle strutture più economiche. Questi sono gli hotel che vi consigliamo:
- Il 7 Days Inn: Come il suo omonimo di Qinhuangdao, questo hotel offre un servizio decente e piuttosto economico, e si trova in una zona abbastanza centrale della metropoli;
- L’Home Inn: a due passi dalla stazione ferroviaria, i prezzi sono piuttosto contenuti;
- Lo Huiwen Hotel: esattamente di fronte alla stazione, è un po’ più lussuoso dell’Home Inn e offre un ristorante e servizi vari di qualità più alta.
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Se si è studenti, vale la pena controllare le varie università di Shijiazhuang, presso le quali è spesso possibile trovare alloggio ad un prezzo moderato.
Anche in questo caso, a seconda dell’itinerario che si decida di seguire, la visita in giornata da Pechino può essere presa in considerazione, anche se comporta prezzi e capacità organizzative sicuramente superiori rispetto al caso di Qinhuangdao.
Cosa vedere a Shijiazhuang
Come è facile intuire dalla presentazione iniziale, la città in sé non è fonte di molte sorprese (tutt’altro), ma può essere considerata come un eccellente campo base per esplorare l’area circostante. Oltre ai luoghi d”interesse che andremo a vedere qui di seguito, e anche possibile dirigersi da qui nelle confinanti province dello Shanxi, Henan, e Shandong.
Il Ponte di Zhaozhou (赵州桥)
Il ponte di Zhazhou, costruito intorno al 600 d.C., è considerato ad oggi il ponte di pietra a campata unica più antico del mondo. Lungo circa 50 metri, è anche il ponte di pietra più antico di tutta la Cina.
Per raggiungere il sito, prendete il bus 35 dalla stazione dei treni fino alla stazione di Nanjiao; da qui, imbarcarsi sul bus che porta alla contea di Ninjing (宁晋县); scendete alla stazione di riferimento, e fatevi una bella passeggiata di circa un chilometro per raggiungere il ponte. Il biglietto d’ingresso che include anche la visita al museo adiacente costa 30 Yuan.
Il Cangyan Shan (苍岩山)
Il monte Cangyan soddisferà gli spiriti più avventurieri e amanti delle gite all’aria aperta (così come i più avidi fotografi di paesaggi mozzafiato). Durante la scalata è possibile ammirare, oltre agli spettacolari scorci così tipici delle montagne cinesi, un notevole numero di templi e altri edifici religiosi costruiti in condizioni precarie, in equilibrio sull’orlo dei precipizi.
Questa località non può sicuramente mancare nell’itinerario di qualcuno che si trovi a visitare questa parte della Cina. Nota che alcune scene della celebre pellicola “La Tigre e il Dragone” sono state girate lungo il percorso che si intraprende nella visita alla montagna.
Il biglietto d’ingresso costa 30 Yuan.
Per potersi godere l’esperienza in tutta calma, è consigliabile coprire l’intero sentiero a piedi (ci vogliono circa due ore e mezza), e per farlo è necessario svegliarsi presto la mattina ed usufruire del primo autobus disponibile. Il sito si trova circa 80 chilometri a sudovest della città, ed è raggiungibile in due modi:
Dalla stazione centrale dei bus, prendete il numero 9 fino alla Xiwang station (西王客运站, Xīwáng Kèyùnzhàn), e da lì prendete il bus diretto per Cangyangshan (ce n’è solo uno alle 8.40);
_Altrimenti, ci sono degli autobus più regolari che vi porteranno in un’ora fino a Jingxing (井陉), da dove ne dovrete prendere un altro fino a Cangyangshan (un’altra ora). In entrambi i casi, i viaggi di ritorno a Shijiazhuang partono sempre non più tardi del primo pomeriggio, quindi programmate tutto con largo anticipo e impostate la sveglia all’alba!
Il villaggio di Xibaipo (西柏坡)
Il villaggio di Xibaipo, infine, è un must per tutti gli amanti di storia del Partito Comunista Cinese. È proprio qui, infatti, che risiedeva la sede del Comitato Centrale del partito e il quartiere generale dell’Esercito di Liberazione nel 1948-49, quando l’Armata Rossa di Mao si preparava a marciare su Pechino.
Oggi giorno il villaggio è sede di numerosi siti turistici, tutti relativi alla memoria patriottica. L’edificio ospitante l’ex base del PCC è ancora quello autentico, mentre altri siti come il Giardino dei Monumenti e la Memorial Hall sono stati costruiti in un periodo successivo (quest’ultima in particolare è una sorta di museo che esibisce varie reliquie di “culto patriottico”, prima fra tutte la scrivania del Presidente Mao)
Il modo più comodo per raggiungere Xibaipo è senza dubbio quello di prendere uno dei bus diretti che partono dall’hub vicino alla stazione ferroviaria nord di Shijiazhuang (石家庄北站, Shíjiāzhuāng Bĕizhàn), che raggiungono il villaggio in due ore circa. L’ingresso ai siti turistici è gratuito.
Chengde
Situata nel nordest della provincia, a circa 260 chilometri da Pechino, questa cittadina è famosa in quanto venne scelta come residenza estiva dagli gli imperatori della dinastia Qing. Il complesso di edifici è ancora esistente, ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1994.
Con meno di mezzo milione di abitanti, Chengde offre un’atmosfera più rurale e rilassata rispetto alle grandi megalopoli cinesi, e può essere considerata un ottimo espediente per godersi un po’ d’aria montana in santa pace.
Arrivo e soggiorno
Chengde è facilmente raggiungibile da Pechino con treni o autobus. Essendo la linea ferroviaria ad alta velocità ancora in costruzione, il tragitto vi prenderà in ogni caso almeno mezza giornata. La città è ugualmente raggiungibile da Qinhuangdao, ma non via treno (se non passando prima per Pechino): le opzioni disponibili sono un autobus a lunga percorrenza dalla stazione dei bus, oppure, per i più intraprendenti, un taxi “privato” (ovvero senza licenza), che dovrebbe riuscire a coprire la distanza in circa 2 ore e mezza, e per un prezzo tutt’altro che eccessivo.
Riguardo l’alloggio, consigliamo le seguenti opzioni:
- Il Ming’s Dynasty Hostel: senza dubbio il top per i viaggiatori di ogni tipo. I prezzi sono contenuti e lo staff è abituato agli avventori occidentali;
- Lo Shenghua Hotel: un hotel più adatto a chi viaggia con la famiglia. I prezzi sono leggermente più alti rispetto al Ming’s, ma comunque non paragonabili a quelli delle città più grandi, e la posizione in città è ugualmente molto buona.
Cosa vedere a Chengde
Il complesso imperiale rimane senza dubbio il piatto forte di questa cittadina, ma è allo stesso modo possibile avventurarsi in percorsi meno battuti che possono riservare sorprese altrettanto piacevoli.
Residenza estiva imperiale della località montana di Chengde (避暑山庄)
Patrimonio dell’umanità UNESCO, questo complesso di palazzi e templi ha richiesto circa novant’anni per essere ultimato (1703-1792). Vari tipi di edifici cerimoniali e residenziali sono sparsi per tutto il parco (che è enorme), e si fondono in modo armonico con la natura circostante; alcuni sono stati costruiti secondo gli stili architettonici di alcune etnie minoritarie e sono quindi particolarmente intriganti.
Gli edifici, così come le statue buddiste e gli affreschi, sono stati conservati in modo da preservare il più possibile gli originali, testimonianza unica della cultura cinese del diciottesimo secolo (tra gli altri, un’imponente pagoda di pietra alta circa 70 metri).
L’intero complesso è diviso in quattro aree principali: l’area dei laghi, l’area dei prati, l’area delle montagne, e l’area del palazzo. Quest’ultima, ovvero quella in cui si trova il tempio-palazzo Putuozongcheng, che andremo a descrivere in dettaglio qui di seguito, è la più famosa e la più appariscente.
Il Tempio Putuozongcheng (普陀宗乘之庙)
Si tratta dell’edificio più singolare e rappresentativo del complesso; questa enorme costruzione è stata ispirata – per usare un eufemismo – al Palazzo Potala di Lhasa, in Tibet. A dirla tutta, si potrebbe benissimo definire una versione cinese dello stesso edificio (nondimeno viene soprannominato dai locali Xiăo Bùdálā, 小布达拉, “Piccolo Potala”).
Ad ogni modo, il palazzo è senza ombra di dubbio un’opera architettonica eccezionale, con i suoi corridoi/balconi e le sue sale delle udienze dove gli imperatori ricevevano i loro ospiti durante il periodo di soggiorno estivo a Chengde.
Situato a circa mezzo chilometro di distanza dal Piccolo Potala, un altro edificio che merita una visita è il Tempio Puning (普宁寺, Pŭníng Sì), conosciuto anche come “Tempio del Grande Buddha” (大佛寺 Dàfó Sì). Al suo interno è conservata una gigantesca statua in legno di un Bodhisattva, e il complesso in generale è estremamente interessante e ben conservato.
Vi ‘è un infinito numero di autobus cittadini con cui è possibile raggiungere il sito (basta scendere alla stazione contrassegnata con lo stesso nome, ovvero 避暑山庄, Bìshǔ Shānzhuāng). Altrimenti, una corsa in taxi è un’alternativa ugualmente comoda, e vi costerà dai 20 ai 30 Yuan a seconda di dove partite. Il ticket d’ingresso al sito ha un prezzo che varia da estate a inverno.
Al momento della nostra visita (estate) costava 150 Yuan circa; d’inverno il prezzo è probabilmente ridotto, ma a discapito del clima rigido e sicuramente non adatto ad un tour di questo genere.
Per finire, il parco è enorme, e per girarlo tutto a piedi ci vuole un’intera giornata. Ad ogni modo, al suo interno c’è un servizio di navetta il cui biglietto giornaliero dovrebbe costare sui 50 Yuan.
Shuangta Shan (双塔山)
Shuangta Shan, ovvero i “Picchi Gemelli”, sono due pinnacoli rocciosi che si ergono uno a fianco all’altro sul dorso di una collina. La loro particolarità non è quella di essere alti una quarantina di metri l’uno, bensì quella di ospitare sulla sommità una coppia di antiche pagode, di origine sconosciuta e vecchie circa un migliaio d’anni!
Per gli amanti dell’antica Cina e dei paesaggi romantici che sembrano usciti da una pellicola di Zhang Yimou, si tratta di un’escursione da non perdere!
Il sito si trova nell’area di Shuangluan (双滦), un villaggio poco lontano da Chengde. Si può raggiungere questo villaggio tramite uno degli autobus di linea (ad esempio i numeri 5, 15, e K1), ma il viaggio durerà più di due ore. Il nostro consiglio è di prendere un taxi, soprattutto se si viaggia in gruppo, in modo da raggiungere la location in una mezzoretta (il prezzo sarà in ogni caso contenuto).
Il biglietto di ingresso all’area (che include i due picchi e una passeggiata nel parco montuoso circostante) è di 50 Yuan.
La Grande Muraglia Cinese (e perché lo Hebei è il luogo adatto per visitarla)
La Grande Muraglia Cinese è il simbolo per antonomasia della cultura e della valenza turistica di questo antico paese. Nonostante le sezioni più famose e visitate siano quelle che circondano Pechino, vi illustreremo i tre motivi per i quali secondo noi la provincia dello Hebei offre condizioni altrettanto ideali per esplorare questa meraviglia del mondo.
- Vicinanza con i siti di Pechino: ebbene sì, se non le avete ancora visitate, le trafficatissime sezioni situate nella municipalità della capitale sono a portata di mano per chiunque si trovi a viaggiare nello Hebei: vista la posizione geografica della provincia, è assolutamente comodo e fattibile fermarsi ad ammirare uno di questi siti mentre ci si sposta da una parte all’altra dello Hebei.
- Tranquillità: chiunque abbia visitato (o provato a visitare) i vari tratti della muraglia situati nelle vicinanze della capitale, sa per certo che è quasi impossibile godersi appieno lo spettacolo a causa dell’eterna folla di turisti. Immaginate ora di trovarvi da soli (da soli!!!) a passeggiare lungo un tratto remoto, non ristrutturato, ed estremamente silenzioso della muraglia, mentre il vento vi urla nelle orecchie, e i mattoni millenari sbriciolati dal tempo e dagli elementi crepitano ad ogni vostro passo. Se fremete d’aspettativa al solo pensiero, sappiate che lo Hebei è la provincia che fa per voi!
- Abbondanza: la regione ospita circa il 15% dell’intera opera, e ci sono più di venti sezioni che si sono conservate nel tempo e che è possibile visitare, la maggior parte delle quali risalenti al periodo Ming.
Andiamo a vedere nello specifico le nostre preferite:
“La Testa del Vecchi Drago” e l’area di Shanhaiguan
Ubicate in un sobborgo di Qinhuangdao, ne abbiamo parlato approfonditamente in una sezione preceddente dell’articolo. Contraddistinti da una forte valenza storica e dall’epico scorcio marittimo che offrono, questi due siti meritano una visita a prescindere dalle vostre preferenze turistiche.
Jiao Shan e Jiumenkou
Queste due sezioni della muraglia, caratterizzate dall’assenza quasi totale di turisti durante la maggior parte dell’anno, sono ugualmente situate nelle vicinanze di Qinhuangdao, e ognuna a suo modo può garantire un esperienza piacevole: Jiao Shan (角山) è la prima vera montagna su cui si arrampica la muraglia, e al termine della sua ripida e faticosa salita si viene ricompensati da un panorama mozzafiato, spalancato sulle pianure circostanti.
Più particolare invece è il tratto di Jiumenkou (九门口, letteralmente “Le Nove Porte”); in una regione arida e brulla di basse montagne, un fiume (per la verità quasi asciutto) attraversa una valle polverosa: è su di esso che la muraglia passa indisturbata, attraversandolo grazie ad un solido ponte sotto cui si aprono nove archi – da qui il nome – per poi inerpicarsi nuovamente su per la montagna. La parte più in alto sulla collina a cui (in teoria) è vietato l’accesso (nessuno controlla!), non è stata mai ristrutturata ed è poco più che un passaggio di mattoni sbriciolati rialzato rispetto al terreno, senza più parapetti né pavimentazione.
Sotto la Muraglia, si snoda il tunnel militare dell’epoca Ming, un cunicolo lungo circa un chilometro che i soldati utilizzavano in vari modi durante le battaglie, e che merita ugualmente una visita (decisamente sconsigliato per i claustrofobici).
Per raggiungere Jiao Shan, si può andare prima a Shanhaiguan (da cui dista solo 3 chilometri), e prendere poi il bus numero 25 o 33, oppure un economico taxi. Il ticket d’ingresso al momento della nostra visita era di 30 Yuan; il prezzo potrebbe calare in inverno, ma la visita è sconsigliata in quel periodo dell’anno, vista la topografia del sito.
Per recarsi a Jiumenkou, invece, è necessario prendere un taxi, a meno che non si faccia parte di un tour organizzato. Tra andata e ritorno il viaggio vi porterà via circa 100 Yuan. L’ingresso al parco comprensivo del Tunnel Ming costa 90 Yuan.
Le due località sono visitabili in giornata, oppure in un tour congiunto con i siti di Shanhaiguan. Unico accorgimento: svegliarsi presto e armarsi di buona lena!
Xifengkou – La muraglia Annegata
Situata a circa due ore a nord di Pechino, questa sezione della muraglia è l’unica esistente che ospita un tratto sottomarino (sì, avete capito bene!). Il dragone scende dalla collina serpeggiando e si butta a capofitto nel lago, sul cui fondo prosegue la sua corsa per poi riemergere e inerpicarsi nuovamente sui monti.
Questa particolarità è dovuta alla costruzione della diga nella Riserva di Panjiakou: le acque del lago artificiale creatosi in seguito sono cresciute anno dopo anno, finendo per inghiottire il tratto più pianeggiante della muraglia.
Trovandosi nella parte più recondita della Riserva, questa località è raggiungibile solamente tramite un’escursione in barca; per i più intraprendenti, è perfino possibile affittare un attrezzatura da sub ed immergersi nei pressi del sito (a vostro rischio e pericolo!).
Nel parco è possibile inoltre imbattersi in numerosi turisti cinesi che – specialmente nel weekend – si svagano con varie attività più o meno comuni: dalle gare in canoa, alla pesca, alla scalata della diga.
Ad ogni modo, sia il tratto sommerso che quello “terrestre” della muraglia sono conservati in ottime condizioni – non sono mai stati ristrutturati nel corso del tempo, a differenza degli altri siti più famosi – e questa caratteristica unita alla singolare unicità di questa sezione la rendono sicuramente una delle location assolutamente da non perdere se siete appassionati di Grande Muraglia Cinese.
P.S.: Qui si ebbe luogo anche nel 1933 una delle battaglie più celebri (e gloriose) della guerra di resistenza cinese all’invasione giapponese.
Per raggiungere la riserva di Panjiakou, è necessario transitare per Tangshan. Si può raggiungere questa città tramite uno dei numerosissimi treni da Pechino o da Qinhuangdao (in entrambi i casi ci vorranno massimo un paio d’ore), e poi da Tangshan prendere un qualsiasi bus da una qualsiasi stazione che vada alla contea di Qianxi (il nostro suggerimento è di partire dalla stazione est degli autobus, dove ne partono tantissimi per Qianxi al costo di circa 25 Yuan).
Una volta raggiunta Qianxi, l’opzione più consigliabile per raggiungere la Riserva di Panjiakou è sicuramente quella di prendere un taxi (vi costerà un centinaio di Yuan).
L’ingresso al parco costa 30 Yuan, a cui dovrete aggiungere un extra se – come si presuppone – farete un tour in barca alla muraglia di Xifengkou.
Senza dubbio questo tipo di escursione vi prenderà l’intera giornata – a meno che non abbiate un alloggio a Tangshan o dintorni – ma accidenti se ne vale la pena!
Conclusione
In questa guida abbiamo cercato di presentare quelli che nella nostra esperienza sono i luoghi di maggior interesse dello Hebei; la regione nasconde però un numero enorme di tesori paesaggistici e culturali, specialmente nelle aree più rurali della provincia.
Mai fermarsi alla mera esperienza “turistica” di un luogo! Esplorare, lasciarsi guidare dal proprio istinto e dalla propria curiosità: la Cina, con il suo territorio sconfinato e la grande disuguaglianza tra le aree urbane e le campagne che la caratterizza, può sicuramente riservare più di una sorpresa da questo punto di vista.
Photo Credits: 东海滩 by Smartneddy
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