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Sapore di Cina

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Come aprire un conto in banca in Thailandia

06/06/2019 di Stefania Battaglia Lascia un commento

aprire un conto in banca in Thailandia

Aprire un conto corrente bancario in Thailandia può essere un’operazione semplice e veloce se sai come farlo, ma può anche rivelarsi un vero e proprio incubo a causa della burocrazia locale e di decisioni, spesso e volentieri, dettate per la maggior parte dalla discrezione dell’impiegato che ti trovi davanti.

I due fatti più curiosi sull’aprire un conto bancario Thailandese sono:

  • La leggenda secondo cui alcune persone siano riuscite ad aprire un account bancario soltanto con un visto turistico;
  • Ancora oggi è un mistero su come sia possibile che certe filiali (anche della stessa banca!) chiedano alcuni documenti e altre filiali ne richiedano altri.

In questa guida cercherò di fare chiarezza su questi punti e ti spiegherò anche quali sono i passi per aprire un conto bancario in Thailandia.

Come aprire un conto in banca in Thailandia – Indice

  1. Perché aprire un conto in banca in Thailandia
  2. Che documenti occorrono per aprire un conto in Thailandia
  3. Quale banca scegliere
  4. Come trasferire denaro in Thailandia
  5. Come trasferire denaro dalla Thailandia
  6. Banca online e mobile

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Viaggio in Thailandia: La guida completa

14/05/2019 di Sapore di Cina Lascia un commento

viaggiare in thailandia

In questa guida andremo a discutere tutte le informazioni di cui ha bisogno per organizzare il tuo viaggio in Thailandia: come ottenere il visto, perché ti serve un’assicurazione e quale dovresti scegliere, come arrivare in Thailandia e spostarti all’interno del Paese, dove alloggiare, qual è la situazione a livello di internet, come funzionano i bancomat, e tanto altro.

Viaggio in Thailandia – Indice

  1. Visto per la Thailandia
  2. Tour operator o viaggio indipendente?
  3. Assicurazione da viaggio per la Thailandia
  4. Vaccini e medicine
  5. Hotel e ostelli in Thailandia
  6. Arrivare a Thailandia (via aerea o via terra)
  7. Internet e telefonia
  8. Moneta, bancomat e carte di credito
  9. Voli interni, treni, autobus, battelli e taxi in Thailandia
  10. Che posti visitare in Thailandia
  11. Cosa portare?
  12. Quando viaggiare in Thailandia?
  13. Frodi e sicurezza in Thailandia
  14. Come comunicare in Thailandia
  15. Domande frequenti

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Chinatown: La guida al quartiere cinese di Bangkok

09/05/2019 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Chinatown Bangkok

Il quartiere cinese a Bangkok è uno dei più antichi della città. Nata nel 1782, quando i mercanti cinesi furono allontanati dalle terre dove re Rama I voleva costruire il palazzo reale, oggi Chinatown si trova all’interno del distretto di Samphanthawong.

I primi mercanti cinesi arrivarono in Thailandia già nel 12° secolo. La comunità cinese aumentò in modo esponenziale alla fine del 18° secolo, quando il governo Thailandese incoraggiava l’immigrazione, poiché servivano molte persone per la ricostruzione dell’economia della nazione, distrutta durante le guerre con i paesi confinanti.

L’integrazione del popolo cinese con quello thailandese aumenta verso la fine del 19° secolo, quando metà della popolazione di Bangkok aveva sangue cinese nelle vene.

Nonostante Chinatown sia uno dei quartieri più piccoli di tutta la città, è anche uno dei più popolati: quasi 25 abitanti per metro quadrato. Anche la densità degli edifici presenti in quest’area è elevata, e proprio per questo motivo acquistare un immobile a Chinatown è caro, i prezzi sono secondi solo a quelli del centralissimo quartiere di Pathum Wan.

La prima impressione che si ha quando si visita questa parte di Bangkok, è quella di caos e ritmo frenetico che avvolge il mercato, le farmacie cinesi tradizionali, i negozi dove si vende e compra oro, il tutto mescolato con la calma che offrono le oasi di pace all’interno dei colorati templi taoisti.

Chinatown è un quartiere diverso rispetto a tutti gli altri; edifici antichi e imponenti, insegne al neon luminose e colorate, case basse, profumi forti e ristoranti tipici, sono soltanto alcune delle caratteristiche che rendono questo quartiere un’area commerciale ancora molto autentica e viva.

La comunità cinese ha “importato” anche lo spirito imprenditoriale: ogni casa infatti ha al piano terra un negozio a conduzione famigliare, le cosiddette shop house, dove viene venduta merce di ogni tipo a prezzi convenienti. L’intero quartiere di Chinatown è diviso secondo la tipologia di negozi; dai gioielli in oro, alle shop house dove vengono riparate le automobili e le moto, fino all’area specializzata in armi da fuoco. [Leggi di più…]

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Viaggio a Koh Samui, l’isola dei cocchi nel Golfo di Thailandia

11/04/2019 di Stefania Battaglia 1 commento

Viaggo a Koh Samui

Situata a 700 chilometri da Bangkok, all’interno del Golfo Thailandese, l’isola di Koh Samui è la seconda del Paese per dimensioni, dopo Phuket.

Koh Samui viene “scoperta” attorno al 1850, quando diversi mercanti cinesi sbarcano alla ricerca di affari nel settore delle noci di cocco e del cotone.

Fino agli anni ‘70 Koh Samui rappresentava una sorta di paradiso per backpackers provenienti da tutto il mondo. Con l’espansione urbanistica e la costruzione di diversi resort, il turismo è diventato uno dei pilastri del sostentamento economico dell’isola, insieme all’esportazioni di noci di cocco.

Koh Samui viene infatti chiamata anche “Coconut Island”, visto l’enorme numero di noci di cocco che vengono mensilmente trasportate e vendute in tutta la Thailandia.

Negli ultimi anni, Koh Samui è diventata anche un luogo molto interessante per investitori provenienti da Singapore, Hong Kong, e Taiwan. Grazie al turismo infatti, sempre più affaristi asiatici decidono di investire nella costruzione di resort di lusso destinati a turisti stranieri.

Ad oggi l’isola conta circa 63,000 abitanti, e fa parte della provincia di Surat Thani. Il distretto di Koh Samui è suddiviso in 7 sub-distretti: Angthong, Bophut, Lipa Noi, Mae Nam, Maret, Namuang, e Taling Ngam.

La capitale di Koh Samui è Nathon, dove si trova anche il porto più grande dell’isola, da dove partono i traghetti per Ko Phangan, Angthong, e Surat Thani. Nathon è stata scelta come capitale nel 1905, quando sull’isola vennero instaurati diversi uffici amministrativi.

I suoi piccoli villaggi caratteristici, la fitta vegetazione tropicale composta per lo più da piantagioni di noci di cocco, e le sue spiagge bianche, fanno di Koh Samui un paradiso tropicale per tutti i tipi di viaggiatori.

Grazie alla sua vicinanza al parco nazioanle marittimo Angh Tong e ad altre località molto gettonate, come Koh Tao e Koh Phangan, l’isola di Samui è una meta molto ambita sia dai turisti internazionali, sia dal popolo Thailandese.

Negli ultimi anni è diventata anche una delle isole prescelte dalla comunità expat, dove lavorare e aprire anche attività in proprio, come ristoranti e scuole di immersioni.
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Khao San Road: Guida alla strada più famosa di Bangkok

28/03/2019 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Khao San Road Guida

Khao San Road (ถนนข้าวสาร, in Thai) è una strada lunga più o meno 400 metri, all’interno del distretto di Phra Nakhon. Situato nella parte ovest di Bangkok, questo quartiere è diventato famoso per l’area di Rattanakosin, chiamata dalla popolazione locale “Rattanakosin Island”.

Questo nome deriva dal fatto che zona ha la forma di una piccola isola: nella parte sud-ovest è circondata dal fiume Chao Praya mentre a nord-est sono stati costruiti i due canali artificiali Saphan Lek e Khlong Rop Krung.

La nascita dell’isola di Rattanakosin, risale al 1782, quando re Rama I del Regno di Siam, decise di spostare la capitale dalla zona di Thonburi a sud del fiume (dove oggi sorge il famoso tempio Wat Arun), a quella nord di Rattanakosin. Quest’epoca è considerata la quarta dopo il regno di Sukhothai, Ayutthaya, e Thonburi.

Oltre a cambiare di luogo la capitale, re Rama I (primo monarca della dinastia Chakri ed un tempo generale di guerra) ha fatto anche costruire dei canali artificiali in modo da proteggere tutta l’area circostante il palazzo reale. Di conseguenza, i mercanti cinesi che vivevano lì sono stati fatti trasferire nella zona che oggi viene chiamata “Chinatown”.

Grazie alla sua storia, ad oggi l’area di Rattanakosin è quella che contiene il più alto numero di attrazioni turistiche della città:

  • il grande palazzo reale (Wat Phra Kaew);
  • il tempio del Buddha sdraiato (chiamato Wat Pho);
  • il city Pillar Shrine;
  • la Giant Swing;
  • il teatro nazionale e quello reale;
  • il museo nazionale e quello di Siam;
  • il ponte Rama VIII;
  • il parco Santi Chai Prakan con all’interno il forte Phra Sumen;
  • il monumento a Rama I, a Rama III, e quello alla democrazia;
  • diversi templi buddisti (Wat Intharawihan, Wat Sam Phraya, Wat Makutkasattriyaram, Wat Bowonniwet, Wat Chana Songkhram, Wat Mahathat, Wat Ratchabophit, Wat Ratchapradit, Wat Suthat).

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Il quartiere di Pathum Wan a Bangkok: La guida completa

07/03/2019 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Il quartiere di Pathum Wan a Bangkok

Nel cuore del centro città, confinante con Ratchathewi, c’è il distretto di Pathum Wan. Questo quartiere ricopre tutta l’area che va dalla fermata della BTS chiamata National Stadium, fino a quella di Ploen Chit, per poi scendere a sud e includere anche Si Lom e le stazioni della metropolitana che da Lumphini arrivano fino a Hua Lamphong.

Il nome “Pathum Wan”, istituto nel 1914 dal monarca di allora, deriva sia dal tempio buddista Wat Pathum Wataram (che in Thailandese significa tempio della foresta di loto), sia dal palazzo dello stagno di loto, Sa Pathum.

Il quartiere ha una popolazione inferiore a quella di Ratchathewi. Il numero di abitanti non supera infatti i 50 mila, distribuiti su un totale di poco più di 8 chilometri quadrati.

Bangkok è divisa in 50 distretti chiamati “khet”, i quali a loro volta si suddividono in sotto-distretti denominati “khwaeng”. L’area di Pathum Wan non fa eccezione; partendo dalla zona più a ovest, si possono infatti individuare quattro sotto-quartieri: strong> [Leggi di più…]

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Le 21 applicazioni più utili per viaggiare in Thailandia

21/02/2019 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Applicazioni più utili per viaggiare in Thailandia

Le migliori app per viaggiare in Thailandia – Indice

  1. Hotel, ostelli, e appartamenti: Booking, Agoda, Airbnb
  2. Le mappe offline per eccellenza: Maps.me
  3. Spostarsi con i mezzi pubblici: BTS SkyTrain, Bangkok MRT, Grab, AirAsia, Nok Air, 12go.asia
  4. Cibo da asporto o riservazione al ristorante: Foodpanda e Eatigo
  5. L’Amazon del sud est asiatico: Lazada
  6. Stai sempre in contatto con i tuoi amici Thailandesi: Line
  7. Imparare il Thailandese: Thai by Nemo e L-Lingo Learn Thai
  8. Come spedire denaro all’estero: Transferwise e XE Currency
  9. Le ultime notizie dalla Thailandia: Bangkok Post
  10. Divertirsi a Bangkok: Eventbrite e Major Cineplex Plus

Prima di iniziare

Ti sarà capitato più di una volta di partire per un viaggio o di prepare un trasferimento all’estero e chiederti come fare a spostarti in una determinata città, oppure dove alloggiare, o ancora, come spedire del denaro all’estero.

In questo articolo ti parlerò delle applicazioni più utili che ti faciliteranno la vita durante il tuo viaggio in Thailandia.

Tutte le applicazioni che trovi in questo articolo sono disponibili sia per il sistema operativo Android, sia per quello iOS. Le ho inoltre raggruppate per categoria, in modo che tu possa valutare quale sia la più adatta a te.

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Il quartiere di Victory Monument a Bangkok: La guida completa

03/01/2019 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Victory Monument a Bangkok

Il quartiere di Victory Monument a Bangkok – Indice

  1. Ratchathewi e i suoi pregi
  2. Come raggiungere l’area di Victory Monument
  3. Dove alloggiare a Victory Monument
  4. Dove mangiare a Victory Monument
  5. Cosa fare a Victory Monument
  6. Dove abitare a Victory Monument

Una delle zone più stimolanti di Bangkok è quella di Victory Monument. Come suggerisce il nome, quest’area include la zona adiacente al Monumento della Vittoria, chiamato in Thailandese “Anu Saowari Chai Samoraphum”, e situato nella parte nord della città.

La rotonda di Victory Monument ha origini italiane. Al suo interno c’è un obelisco eretto nel 1941 e progettato dallo scultore Corrado Feroci. Negli anni ‘20, Feroci viene invitato a Bangkok per insegnare scultura occidentale nelle università della capitale. Nel 1944, viene persino dichiarato cittadino Thailandese e da lì cambia il suo nome in “Silpa Bhirasri”.

Prima della creazione dell’obelisco, Victory Monument era una semplice rotonda con all’interno un prato e delle bandiere Thailandesi. L’obelisco che puoi vedere oggi è stato costruito negli anni ‘40 per celebrare la vittoria dell’esercito Thai sui colonialisti francesi e la conseguente espansione del dominio Thailandese su alcune regioni di Laos e Cambogia. Dopo la sconfitta della Thailandia nella seconda guerra mondiale però, Victory Monument diventa un simbolo di imbarazzo per il suo popolo.

Ad oggi l’area adiacente al Monumento della Vittoria è considerata uno dei maggiori nodi di trasporti della città. Oltre alla linea della BTS, che collega la parte nord alla Sukhumvit e alla parte sud della città, da Anu Saowari partono anche i minivan diretti in città vicine, come Sukhothai, Ayutthaya, Pattaya, le isole di Koh Chang e Koh Samet, ed anche verso i mercati galleggianti di Amphawa e Damnoen Saduak.

Nei due lati opposti della rotonda (quello vicino ai centri commerciali e quello vicino all’ospedale, per intenderci), potrai prendere gli autobus locali diretti in qualsiasi distretto della città. Per una guida più dettagliata su come spostarsi in autobus e minivan a Bangkok e in Thailandia in generale, leggi qui. [Leggi di più…]

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Viaggio a Koh Phangan: L’isola del Full Moon Party

27/12/2018 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Viaggio a Koh Phangan

Koh Phangan è la quinta isola più grande della Thailandia; ha una superficie di circa 125 chilometri quadrati ed è situata nella parte sud-ovest nel Golfo del Siam. Famosa per le sue spiagge e la sua natura tropicale quasi incontaminata, Koh Phangan è una meta conosciuta dai viaggiatori di tutto il mondo anche per il suo Full Moon Party. Durante questa festa, celebrata una o due volte al mese a seconda di quante volte è visibile la luna piena, DJ provenienti da tutto il mondo, lungo quasi un chilometro di spiaggia, fanno ballare più di 30 mila persone.

Koh Phangan non è però solo musica e divertimento; è difatti una località molto apprezzata anche dai viaggiatori in cerca di calma e tranquillità. Il 90% dell’isola è ricoperto da una fitta foresta tropicale, questo la rende un luogo adatto agli amanti dello yoga e a coloro che vogliono fare esperienze spirituali in uno dei tanti centri di ritiro.

La spiritualità dell’isola è molto presente anche nella sua storia. Fino al 1400 Koh Phangan era infatti totalmente disabitata, la sua scoperta viene fatta da un gruppo di monaci buddisti, che decidsero di stabilirsi e di costruire il primo tempio dell’isola: il Wat Phu Khao Noi.

Come meta turistica, Koh Phangan inizia a diventare conosciuta soltanto a partire dagli anni ‘70. Dieci anni dopo però subisce un vero e proprio boom turistico, grazie alla Festa della Luna Piena (o Full Moon Party), Koh Phangan diventa infatti uno dei luoghi preferiti dai giovani provenienti da tutto il mondo. [Leggi di più…]

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I piatti Thailandesi più famosi e dove mangiarli a Bangkok

22/11/2018 di Stefania Battaglia Lascia un commento

I piatti Thailandesi più famosi

I piatti Thailandesi più famosi – Indice

  1. La cucina Thailandese – Introduzione
  2. Insalata di Papaya
  3. Tom Yum Soup
  4. Pad Thai
  5. Pad Kra Pao Moo Sap
  6. Curry in diverse versioni
  7. Dolci e frutta
  8. Versioni vegetariane e vegane dei piatti citati
  9. Le scuole di cucina a Bangkok
  10. Bonus: Insetti in Thailandia

La cucina Thailandese

Con i suoi delicati equilibri che si destreggiano tra il dolce, il salato, l’amaro, l’aspro e l’umami (che in Giapponese significa “saporito” ed è presente in cibi particolarmente ricchi di proteine, come la carne e il formaggio) e le sue bellissime presentazioni (basti pensare ai fiori di frangipane che guarniscono i dessert, o agli stupendi intagli di frutta) la cucina thailandese rappresenta una fusione di sapori e colori.

Nonostante la cucina Thailandese sia leggera e aromatica, la sua preparazione è abbastanza complessa, soprattutto a causa dell’equilibrio che ogni piatto richiede. Un esempio è l’insalata di papaya: una perfetta armonia tra sapori acidi, dolci e piccanti, ma anche tra la consistenza di alimenti come la papaya (morbida), i fagiolini (medio-morbidi) e le noccioline tostate (dure).

In passato la cucina Thailandese tradizionale era considerata salutare, poiché usava metodi di cottura che si basavano principalmente su cibi bolliti, grigliati o stufati. Al giorno d’oggi, con l’influenza cinese, i cibi “meno salutari” come quelli fritti hanno però preso il sopravvento.

La Cina non è stata l’unica nazione a modificare le abitudini alimentari del popolo Thailandese; anche India e Portogallo hanno giocato un ruolo importante. Il curry Thailandese ad esempio, è una versione modificata e adattata del tipico curry indiano, dove il burro chiarificato viene sostituito dall’olio di cocco. Il peperoncino piccante, oggi presente nella maggior parte dei piatti Thailandesi, è stato invece importato da monaci portoghesi. [Leggi di più…]

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Viaggio a Koh Mak, l’isola delle noci e del coco

26/07/2018 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Viaggio a Koh Mak

Koh Mak è una splendida isola paradisiaca, con una superficie di poco più di 16 chilometri quadrati, situata nella parte sud-est della Thailandia, adiacente alla costa cambogiana.

Nonostante abbia meravigliose spiagge e vegetazione tropicale quasi incontaminata, Koh Mak è un’isola poco conosciuta dai turisti internazionali. Proprio questa sua caratteristica la rende particolarmente adatta a coloro che cercano una vacanza di relax lontano dal turismo di massa, molto presente invece in posti come Phuket o Pattaya.

La sua privilegiata posizione geografica la rende inoltre molto attraente anche agli occhi di tutti coloro che soggiornano nella vicina isola di Koh Chang.

La ragione principale per la quale nel 2018 Koh Mak può ancora essere considerata un’isola quasi incontaminata, sta nel fatto che le famiglie proprietarie hanno sempre cercato di attuare delle politiche volte alla sua preservazione. [Leggi di più…]

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Viaggio a Pai: Un’alternativa alla “solita” Thailandia

05/04/2018 di Elena Muscas 2 commenti

Viaggio a Pai

Pai è una piccola realtà situata in una pittoresca valle, 136 Km al nord di Chiang Mai. La cittadina offre un’atmosfera rilassante con tanti turisti e, sopratutto, backpacker.

Il mix di persone che si incrociano sono tanti: sono sorrisi occidentali e orientali, hippies di vecchia data, rasta e artisti, tanti. So che queste parole accostate assieme non dicono tanto e, anzi, suonano un po’ strane, però ti assicuro che danno un tocco unico al luogo, sicuramente poco locale e tradizionale, ma pur sempre speciale.

Ti consiglio di visitare Pai durante la bassa stagione perché potrebbe risultare complicato trovare una sistemazione tra i mesi di ottobre e febbraio, durante la stagione secca.

Ci sono comunque circa 350 guest house e hotel e un alto livello di occidentalizzazione, ed è possibile trovare sistemazione nei bungalow, sparsi nella campagna circostante e lungo il fiume, e nelle numerose farm della zona.

Per arrivare a Pai però devi essere pronto ad affrontare 3 ore di curve, 760 curve e guide spericolate. Scherzi a parte, la guida da queste parti non è mai serenissima e, nel caso, ti invito a fare scorta di pastiglie per il mal d’auto. Pronto per perderti a Pai?

Come arrivare a Pai?

Ci sono autobus e minivan che regolarmente, ogni ora, partono dalla stazione centrale di Pai, diretti a Chiang Mai e viceversa, al costo di 150 Bath. Il primo autobus parte alle 6:30 del mattino e l’ultimo alle 17:30, ma ti invito a controllare personalmente una volta in loco.

Ci sono anche dei pick up che hanno la capienza per 12 persone, si prendono dalla Arcade Station di Chiang Mai, come i minivan, ma hanno un prezzo superiore, circa 1200 Bath e sono un po’ più comodi. [Leggi di più…]

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Trasferirsi in Thailandia: La guida completa

14/09/2017 di Stefania Battaglia 4 commenti

Trasferirsi in Thailandia

Trasferirsi a vivere e lavorare in Thailandia se non si è mai stati nel Paese prima o se non si ha mai affrontato un cambiamento così radicale, è una scelta che richiede un’ampia preparazione burocratica, ma non solo!

In questo articolo descriverò i passi necessari prima di partire, per arrivare preparato e senza intoppi; parlerò inoltre delle cose che dovrai obbligatoriamente fare una volta atterrato nel Paese del Sorriso:

Prima della partenza

  • Determinare un budget iniziale;
  • Quale meta scegliere;
  • Quale visto di soggiorno richiedere;
  • Come scegliere il volo aereo;
  • Come trovare lavoro in Thailandia;
  • Come acquistare un’assicurazione sanitaria.

In Thailandia

  • Come affittare un appartamento;
  • Come acquistare una scheda SIM Thailandese;
  • Come aprire un conto in banca;
  • Come spedire pacchi dal tuo Paese alla Thailandia e viceversa.

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Viaggio a Koh Tao, l’Isola delle Tartarughe

07/09/2017 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Viaggio a Koh Tao

Anche detta l’Isola delle Tartarughe, Koh Tao (in Thailandese: เกาะเต่า), è una piccola isola di poco più di 1,000 abitanti, situata nella parte occidentale del Golfo di Siam.

Il nome deriva dal fatto che Koh Tao in passato fosse abitata da tantissime tartarughe, la parola “Tao” in Thailandese significa infatti tartaruga. Inoltre, se si guarda l’isola dalla vicina Koh Phangan, sembra che Koh Tao abbia effettivamente le sembianze di una tartaruga.

Koh Tao è stata “scoperta” agli inizi degli anni ‘80, e oggi rappresenta una delle mete più gettonate della Thailandia, grazie anche alla sua barriera corallina e alla sua natura quasi intatta, habitat naturale di tante specie animali. A differenza di località come Krabi e Koh Phangan, Koh Tao è un’isola dove il turismo di massa non è ancora arrivato, adatta quindi a coloro che desiderano rilassarsi e stare a contatto con la natura.

I mesi migliori per visitare l’isola sono da novembre a marzo. Durante questo periodo, vi sono pochi temporali e il clima secco permette di poter svolgere attività all’aperto come le immersioni. Koh Tao è stata infatti decretata come una delle migliori mete asiatiche dove praticare lo scuba diving.

Come arrivare a Koh Tao

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Viaggio a Phi Phi Island, quella del film “The Beach”

24/08/2017 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Viaggio a Phi Phi Island

Phi Phi Island (in Thailandese: หมู่เกาะพีพี) è un arcipelago di sei isole, di cui le più grandi sono Phi Phi Don e Phi Phi Leh, situate al sud della Thailandia, nel mare delle Andamane.

Essendo state scelte come location del film con Leonardo di Caprio “The Beach”, Phi Phi Island (nonostante le isole siano due, si scrive comunque al singolare) è diventata una zona frequentata tra i turisti internazionali a partire dal 2000.

Anche se è possibile visitarle tutte e sei le isole, quando si parla di Phi Phi Island ci si riferisce principalmente a Phi Phi Don, l’unica isola abitata. La più piccola, Phi Phi Leh, è invece principale meta di tour pomeridiani con la barca, dove poter ammirare Maya Bay, la baia dove sono state girate la maggior parte delle scene di The Beach.

Phi Phi Don copre una dimensione di quasi 30 chilometri quadrati. Phi Phi Leh misura soltanto poco più di 6 chilometri quadrati, ed oltre alle sue bellissime spiagge potrai anche visitare alcune cave come la Viking Cave, situata a nord-est.

La stagione migliore per visitare Phi Phi Island va da novembre a fine marzo, poiché i giorni di pioggia sono molto pochi e il clima è secco. Durante l’alta stagione è inoltre possibile fare il bagno in praticamente tutte le spiagge di Phi Phi Don; quando invece arrivano i monsoni le spiagge hanno onde molto alte e non essendo protette, il vento è forte e fare il bagno può diventare pericoloso. [Leggi di più…]

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Viaggio a Sukhothai, l’anziana capitale thailandese

10/08/2017 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Viaggio a Sukhothai

Sukhothai (in Thailandese: สุโขทัย) fu la capitale dell’omonimo impero fondato nel 1238 D.C. Prima dell’avvento al potere di Re Pho Khun Sri Indraditya, la regione Thailandese che comprendeva anche Sukhothai era dominata dall’Impero Cambogiano dei Khmer, il quale a sua volta era formato da feudi sparsi tra i territori che oggi sono Thailandia e Cambogia.

La caduta del Regno Khmer avvenne grazie a due generali Thailandesi (uno dei quali si chiamava Indraditya, e divenne il primo re di Sukhothai) i quali riuscirono a cacciare i Cambogiani dal suolo Thailandese.

Dal 1238 in poi, il Regno di Sukhothai ha conquistavto e dominato l’intera Thailandia, parte del nord del Laos, ed anche vaste aree della Malesia, e la città di Sukhothai ne fu la capitale per ben due secoli.

Con la morte dell’ultimo re (Ramkhamhaeng), Sukhothai iniziò a perdere la sua influenza politica e religiosa, e nel 1376 diventa uno stato vassallo del nuovo Regno di Ayutthaya. Quando però nel 1767 le truppe Birmane invasero Ayutthaya, quest’ultima crollò e l’intera regione di Sukhothai rimase deserta ed abbandonata a se stessa.

L’era di Sukhothai è considerata molto importante dai Thailandesi, perché è il periodo nel quale si è formata l’etnia Thailandese come la conosciamo oggi. Sukhothai, così come il regno di Ayutthaya, costituiscono le origini del Regno di Siam e della sua ultima versione (nata nel 1939): il Regno di Thailandia. [Leggi di più…]

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Viaggio a Krabi, nel Sud Ovest della Thailandia

27/07/2017 di Stefania Battaglia 2 commenti

Viaggio a Krabi

Krabi (in lingua locale: กระบี่) può essere considerata una delle mete Thailandesi più visitate da turisti internazionali e non, insieme a Bangkok, Phuket, e la famosa Phi Phi Island.

Nonostante non sia un’isola, grazie alle sue spiagge paradisiache Krabi attira ogni anno tantissimi visitatori da ogni parte del globo.

La città fa parte dell’omonima provincia, la quale a sua volta comprende oltre 80 isole (inclsua la famosa Koh Lanta). L’intera regione ospita mezzo milione di persone, mentre la sola città di Krabi è popolata da 60,000 individui, per lo più Thailandesi (anche se una minima percentuale è formata da stranieri che lavorano e vivono in questa parte della nazione).

Al contrario di altre località turistiche situate nella zona est della Thailandia (come ad esempio Koh Samet), Krabi essendo al sud e sorgendo sul mare delle Andamane, è una zona molto piovosa, soprattutto durante la bassa stagione, che si protrae da aprile fino ad ottobre.

Come arrivare a Krabi (dalla Thailandia)

Da Bangkok

Grazie a compagnie a basso costo come la Air Asia o la Nok Air, è possibile raggiungere l’aeroporto di Krabi da diverse città Thailandesi.

Prima tra tutte abbiamo la capitale. Con i suoi due aeroporti, Bangkok offre collegamenti da e per Krabi quasi ogni ora, tenendo in conto che anche compagnie di bandiera come la Thai Airways e la Bangkok Air volano sulla stessa tratta, potrai scegliere l’orario che meglio si combini con il tuo volo d’arrivo in Thailandia (nel caso il tuo programma non comprenda nessuna sosta intermedia). [Leggi di più…]

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Attività alternative a Bangkok

20/07/2017 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Attività alternative a Bangkok

Oltre alle classiche visite ai templi Buddisti, musei, parchi, mercati, e centri commerciali, Bangkok offre anche tante attività alternative.

In questo articolo ti parlerò di:

  • Massaggio Thailandese fatto da persone non vedenti
  • Cena al buio
  • Bar con animali
  • Trampolini e Jumping Park
  • Parchi di divertimento
  • Ancient City
  • Pittura
  • Bowling
  • Massaggio nella sabbia

Massaggio Thailandese

Oltre alle classiche SPA, o ai centri massaggi che potrai trovare sparsi ad ogni angolo della città, c’è anche un centro benessere gestito da persone cieche.

Il Perception Blind Massage, è situato nel quartiere di Sathorn, vicino alla fermata dello SkyTrain Chongnonsi, sulla Sathorn Soi 8. Gli orari di apertura vanno dalle 10:00 del mattino alle 22:00, tutti i giorni.

Aperto nel dicembre 2014, il Perception Blind Massage è nato con l’idea di dare la possibilità alle persone cieche di poter mettere in pratica uno dei loro sensi più sviluppati: il tatto. [Leggi di più…]

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Viaggio a Cha Am, località balneare nell’Ovest della Thailandia

13/07/2017 di Stefania Battaglia Lascia un commento

Viaggio a Cha Am

Cha Am è una cittadina balneare di poco più di 20,000 abitanti, situata nella regione di Petchaburi, sulla costa ovest del golfo Thailandese.

Essendo a soli 170 chilometri da Bangkok, è spesso la meta prescelta di molte famiglie Thailandesi residenti nella capitale che nel fine settimana cercano un po’ di relax.

Non è una destinazione molto popolare tra i turisti, come lo è invece la vicina Hua Hin. In città non c’è praticamente nulla, oltre hotel, ristoranti, e la lunga spiaggia, decisamente poco curata.

Tuttavia, Cha Am ha comunque qualcosa da offrire anche a coloro che prediligono posti meno turistici, e non sono particolarmente amanti del mare. Tra le attività alternative che potrai trovare ci sono: il Santorini Park (un villaggio artificiale a tema), il parco nazionale Kaeng Krachan (con all’interno delle cascate dove poter fare il bagno), e come ultima un allevamento di pecore chiamato Swiss Sheep Farm.

Come arrivare a Cha Am

Cha Am è una cittadina molto piccola, non c’è nessun aeroporto; il più vicino è quello di Hua Hin che però è temporaneamente chiuso.

Puoi raggiungere Cha Am affittando un’automobile oppure un taxi, in treno, oppure prendendo un autobus o un minivan. Nel caso tu sia a Pattaya, puoi prendere il traghetto Pattaya-Hua Hin e da Hua Hin raggiungere poi Cha Am in autobus o minivan.

In automobile o taxi

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Viaggio a Kanchanaburi, la città della Ferrovia della Morte

06/07/2017 di Stefania Battaglia 3 commenti

Viaggio a Kanchanaburi

La città di Kanchanaburi (in Thailandese: กาญจนบุรี) è anche la capitale dell’omonima provincia. Situata a circa 120 chilometri ad ovest di Bangkok, Kanchanaburi è famosa tra i turisti internazionali soprattutto per la “Ferrovia della Morte” e il “Tempio delle Tigri”.

La cittadina ha poco più di 30,000 abitanti, e sorge lungo le rive dell’intersezione dei fiumi Kwai Noi e Kwai Yai.

Il periodo migliore per visitare la città (così come tutta la Thailandia), va da novembre a fine marzo, quando il clima è più secco e non piove quasi mai. Tuttavia, così come a Bangkok, anche a Kanchanaburi le temperature medie annuali superano i 30 gradi, rendendo qualsiasi attività diurna molto faticosa. Il periodo peggiore è sicuramente quello da aprile ad ottobre, quando le piogge sono persistenti e l’umidità alle stelle.

Kanchanaburi inizia a diventare una meta popolare verso l’inizio degli anni ‘60, grazie alle vicissitudini della seconda guerra mondiale.

Durante il conflitto l’esercito Giapponese (con l’intento di conquistare tutta l’Asia), decide di costruire una ferrovia che colleghi la Thailandia alla vicina Birmania. In questo modo lo spostamento di truppe e merci verso l’India era più veloce ed immediato. L’obiettivo primario di Tokyo era infatti quello di evitare gli spostamenti via mare, considerati poco sicuri. [Leggi di più…]

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