Foto di Kristen Ng
Chengdu (成都) è la capitale della provincia del Sichuan, dove il rumore tipico delle tessere del mahjong riempie l’aria dall’alba al tramonto e le ore serali vedono la comparsa rituale dei cani vestiti, dei ballerini di twist, dei gruppi che praticano tai chi, di chi gioca a trottola e dei branchi onnipresenti di ballerini cinesi di Ayis.
Chengdu è una città orgogliosa e fiera, dove la frase “è meglio mettere la tua carta igienica nel congelatore” è uno scherzo affettuoso destinato ai turisti. L’aroma pungente dello stufato pieno di peperoncino, l’eau de Chengdu, aleggia praticamente in ogni strada, mentre il chiaro dialetto locale Chengduhua è la lingua franca della popolazione. A mio avviso, gli abitanti di Chengdu hanno più orgoglio e si identificano maggiormente con la loro città, rispetto agli abitanti delle metropoli nomadi di Pechino e Shanghai.
Definita come città emergente dalla politica governativa “orientata all’occidente”, Chengdu ha intrapreso negli ultimi anni uno straordinario processo di sviluppo grazie alla costruzione di numerosi cavalcavia di grandi dimensioni, di innumerevoli grattacieli, centri commerciali ed un sistema di metropolitana che copre tutta la città. Ciononostante, in mezzo a tutti i macchinari pesanti e al cambiamento radicale, Chengdu conserva ancora esempi di architettura tradizionale, di cibo e cultura locali che preservano l’atmosfera rilassata ed originaria per cui la città è famosa. [Leggi di più…]